Fratello, oggi siedo sulla panchina di casa
e noi immersi in un’assenza infinita!
Ricordo che a quest’ora giocavamo, e che mamma
ci accarezzava: su… bambini!
Ora vado a nascondermi
come prima, durante le preghiere
vespertine, e spero che non mi trovi.
In sala, nell’ingresso, nei corridoi,
poi ti nascondi tu, e io non ti trovo.
Ricordo che abbiamo pianto,
fratello, in quel gioco.
Miguel, ti nascondesti
una notte d’agosto, verso l’albeggiare;
ma invece di farlo ridendo, tu eri triste.
E il tuo cuore gemello di quei pomeriggi morti
è stanco di non trovarti più. E già
le ombre cadono sull’anima.
Ehi, fratello, fai presto
a uscir fuori. Capito? Mamma si preoccupa.
tradotto da Matteo Cotugno
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