Pubblicato il 25/02/2015 03:31:40
Come una esplosione silenziosa che spande dentro e logora,senza dire dove andrà a influire, senza spiegare, senza avvertire. Accade fiera del suo esistere e non conosce comprensione, non fa sconti, si propaga e confonde, squote le certezze e incatena le debelozze; le somma, le moltiplica e ti rende fragile. Così fragile che la tristezza traspare dai tuoi sorrisi, la solitudine gratifica e niente è più come trenta secondi prima. Cambia tutto, è solo un attimo. Chi vive gli attimi è speciale e cambia ogni giorno, ma ogni attimo che ti rende triste, dietro a una equazione dal risultato impossibile, o dalle infinite soluzioni, tra cui nessuna certa e probabilmente nessuna a cui davvero vuoi arrivare, ogni attimo che ti rende triste, piccolo o grande attimo, è qualcosa che contiene una rabbia violenta. Troppo violenta per una vita a cui prometti gentilezza, e si scinde in frammenti la bellezza di tante prospettive, per un attimo triste che nessuno ha visto, un attimo triste che non puoi credere di aver provato, per quel attimo di cui la sfida non è trarre i lati positivi, ma essere costretto ad ammettere lati negativi. Per un attimo senza parole, nel silenzio di un delitto che non viene riconosciuto, perchè uccidere chi eri, trasformandolo in chi sei, non comporta processi e pene, ma solo quanto è dura andare avanti a testa alta.
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