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Pubblicato il 03/07/2019 11:36:23
Ti succhiavo i capezzoli, gonfi e turgidi sui seni sodi e dritti tu stavi tutto intorno, ti sentivo muovere sentivo la tua pelle scorrere, umida e calda, sulla mia. Poi aprivo gli occhi, e la stanza era buia poca luce dalla finestra aperta la notte era umida e calda come l' aria che entrava dalla finestra. Il letto vuoto. Così richiudevo gli occhi, per continuare il sogno aspettavo fermo e zitto ma i seni poi erano avvizziti, e rugosi, come ravioli al vapore i capezzoli duri come sassi tondi ma tu riprendevi a muoverti così vera al tatto da sentirti scivolare. Ma questo non è poi tanto strano. E' che mi sono svegliato sul divano e non so se ho sognato di sognarti in camera, o ho sognato di svegliarmi sul divano e sto ancora sognando di scrivere sta cazzata o saran stati i peperoni alla griglia, alla festa. Però era così vero che stanotte faccio il bis.
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