Per condividere sui social network (facebook, twitter, ecc.) clicca qui »
Pubblicato il 17/03/2010 23:25:58
Morte della parola
Morte, anche stasera sei qui, bastarda, vicino a me hai scacciato i miei angeli vuoi conquistarmi l’anima.
Sento le tue mani unghiate nel mio cuore morente, soffro molto, so che mi liberi, tu puoi regalarmi l’oblio, ma non voglio la polvere di stelle dell’altra volta stasera ho bisogno di bere ancora non sono pronto a guardarti negli occhi, voglio vedere nel bicchiere il mio volto raggelare le lacrime sul suo fondo e non pensare ancora a cadere nell’oblio.
Mi alletti con le tue carezze bastarda, ti odio ti sei affezionata a me mi trovi negli angoli dove mi nascondo pudico di un pianto, non hai pietà di un uomo maledetto da dio e dal mondo che vive una non vita battendo il marciapiede del suo effimero.
Vieni qui, bastarda adesso ti sbatto nei miei versi ti faccio assaggiare il sentire della mia anima così sai quanto sto male e mi alleno al trapasso non avrò più ansia di te, quel giorno non griderò, sussurrerò vittoria.
Avvicinati di più, ora le mie delusioni nell’arte ti piacciono, lo so godi di me, ridi dell’infrangersi dei miei sogni, del mio resistere ai termini volgari che tanto piacciono oggi, che trasformano presuntuosi e presunti poeti in defecatori di parole nelle descrizioni rozze di azioni sessuali di vita vissuta o drogata
povera poesia
accompagnami nell’oblio non sopporto vederti soffrire così, muori con me nell’assenza nell’inconsistenza nell’immondo.
Ora sì morte, dolce miele, saponifica la mia carne in questo fiume di volgarità e oscenità, imputridisci i miei pensieri ora che il non senso permea i giudizi anche tu poesia muori… fammi compagnia!
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Matteo Cotugno, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|