Per condividere sui social network (facebook, twitter, ecc.) clicca qui »
Pubblicato il 18/04/2012 11:12:01
Nocturno - tango
Siento tu respiración que me roza respira despacio mi carne ti es de que tiene miedo, es tú que anhela. . . Es de ascua tu preocupación de ebriedad la tácita promesa que se derrite en retortijones de amor. . Como es dulce el amargo aroma de la noche ahora que la noche resplandece como un espejismo y todo yace es tú que deseo, en el deseo violento de la carne. . . Me postro desnudo a tu mirada, mi respiración en el íntimo tu respiración, por otro acto de amor, por del otro dolor carne dentro de mi carne. . . Y también es carne la que desnudan mis besos de cada misterio, dónde es nunca enterrada tu hambre de loba tu inútil risa sarcástica despiadada. . . El amor es un numen cruel y obsceno que nos promete resquicios de inmenso resplandor en la sombra mientras busco en tus ojos el manantial dónde abrevar los míos. . . Eres como una sombra que se agita inquieta sobre las paredes de la noche, son tuyos las desnudas que escurren saladas qué incluso lamo sin pudor. . . Oigo los estruendos, las notas nunca estancamientos que acompañan el ritmo audaz de tus nalgas duras y los gritos violentos de las carnes los humores inebriantes que incluso huelo entre tus muslos. . . Y el mezclarse de todas las sombras abandonadas en el retortijón del orgasmo que se derrite dentro y he aquí yo, distiendo sobre las almohadas mis ocultas ganas. . . Unís a las tuyas, en el agudo remolino del placer como un tango de infinito dolor y de muerte pues me hieres, violame, violame. . . . . . O bien me matas, ahora, fuerte, éste es el momento.
Notturno - tango
Sento il tuo respiro che mi sfiora respira piano la carne è di te che ha paura, è te che anela. . . È di brace il tuo affanno di ebbrezza la tacita promessa che si scioglie in spasimi d’amore. . . Com’è dolce l’amaro aroma della notte ora che la notte splende come un miraggio e tutto giace è te che bramo, nel desiderio violento della carne. . . Mi prostro nudo al tuo sguardo, il mio respiro nell’intimo tuo respiro per altro amore, per dell’altro dolore carne dentro la carne. . . Ed è anche carne quella che denudano i miei baci d’ogni mistero dov’hai sepolta la tua fame di lupa il tuo inane riso crudele. . . L’amore è un nume malvagio e osceno che ci promette spiragli d’immenso splendore nell’ombra mentre cerco nei tuoi occhi la fonte dove abbeverare i miei. . . Sei come un’animale che s’agita inquieta sulle pareti della notte sono tue le spoglie che scolano salate che pure lecco senza pudore. . . Odo i tonfi, le note mai stanche che accompagnano il ritmo audace delle tue natiche sode, e le grida violente delle carni percosse degli umori inebrianti che pure annuso fra le tue cosce. . . E il mescolarsi di tutte le ombre abbandonate nello spasimo dell’orgasmo che dentro si scioglie, ed eccomi, disteso sui guanciali delle mie segrete voglie. . . Unite alle tue, nell'acuto vortice del piacere come in un tango d'infinito dolore e di morte adunque feriscimi, violentami, scopami. . .
Oppure uccidimi, adesso, questo è il momento.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giorgio Mancinelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|