I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Supersonica
Supersonica1 A Silvia Calzolari
Arcata superiore sopraelevata in ala a tutti sfreccia e rincorre il tempo e il suono squarcia lo spazio riduce durata di luce in eco nel ribattere veloce
16 ottobre 2010 1 Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Già edita in L'evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell'ultimo ventennio (1990-2012), Kairòs, 2013, p. 584. Già stampata nell'antologia manoscritta di autori vari, in tiratura limitata di una singola copia cartacea Pensieri e Parole a mano libera, 2011. Il singolo volume è stato messo all'asta per beneficenza, iniziativa a sostegno della fondazione "Città della Speranza".
Id: 14581 Data: 10/05/2012 12:22:06
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Eternità
Eternità1 A Nazim Hikmet Oltre quel fumo, oltre quella porta, oltre il mare immenso, oltre l’orizzonte sconfinato, oltre le piogge di mezz’agosto c’è una luce che io voglio attraversare, c’è una soglia che io voglio varcare in questa pioggia del mio vegetare, in questo mare del mio non vivere.
10 marzo 2009
1 Emanuele Marcuccio, Anima di Poesia, TraccePerLaMeta, 2014. Già edita, in I poeti contemporanei 66, Editrice Pagine, Roma, 2012.
Id: 5972 Data: 11/11/2010 09:11:59
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Fremere
Fremere1 Freme d’intorno un andare nell’ombra e in inverno: scrosci d’acqua piovigginosa si attardano sul limitare; nera ombra si spiana e si dilata nell’oscurità: rosse tempie tremende. Andare disperso, andare smarrito: rimane il valore, rimane il dolore.
13 settembre 1999
1 Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC, 2009, p. 85. Dedicata a mio padre, non vedente, poi mancato nel 2011.
Id: 3932 Data: 06/04/2010 02:42:00
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Là, dove il mare...
Il mare del nostro dolore, il mare dei nostri pensieri, il mare della nostra anima, il mare dei nostri sogni... Il mare che a volte ci intrappola in un vortice di problemi e di pensieri, il mare che in un maremoto ci sbalza via dalle nostre sicurezze e come un ladro ci depreda. Come scrivo in un mio aforisma, "Il dolore è come il mare, nel suo indistinto ondeggiare e rifluire incessante".
Là, dove il mare…1
Là, dove il mare è profondo, fondo, fondo; là, dove le onde si rincorrono, corrono, corrono: e le luci si disperdono e lo sguardo si dirada, si fa chiaro; e l’amor mi raggiunge col suo dolce sovvenir. Là, dove il mondo ti dimentica; là, dove il sole ti colpisce col suo chiaror; là, dove un lampo ti pervade col suo baglior, e in un abbraccio ti rapisce. Là, dove l’oblio ti sommerge con la sua luna; là, dove il mondo ti abbandona con la sua fine: là voglio riposare, e perdermi rapito nel Sole: nell’amore infinito.
19 ottobre 2001
1 Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC, 2009, p. 96.
Id: 3931 Data: 06/04/2010 02:35:53
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