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Raccolta di poesie di Gianfranco Calvi
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Luce e tenebra.

Al moccolo d’una vita, la mia luce sfarfalla nelle tenebre.
L’intorno ancor smuove la fiamma, mentre greve lacrime calano mestizia e il tempo mi consuma.
Rimpianto per ciò che avrei dovuto fare.
Rancore per ciò che avrei voluto essere.
Al fine si spenge la luce; è il freddo muto assenso per l’ultimo passo. 
Dove il rivelato racconta di una via che lo sguardo non coglie.
Dove la fede ricolma il vuoto improcrastinabile di speranza.
Dove la vita spesa riacquista la ragione del vanesio.
Dove perdi tutto ciò che eri.
Una luce nelle tenebre.
Una luce.
Le tenebre.
 

*

Il volto violento del risentimento.

Toccato dal freddo delle sue parole,
il conforto gelido che t'incendia l'anima,
spingo lacrime incontro ad un sorriso molesto
dove al solito baratto il mio malessere:
l'emozione che ti spacca dentro il cuore
ed il cupo risentimento...
Di nuovo ballo il capriccio instabile del mio svilimento,
mentre ostento un apparente serenità.

*

...oltre la sconfitta

Quando ancora scorreva amore, ti strappai via dal mio cuore.

Strano rincontrarti, soffocata dai ricordi, sulla soglia degli affanni.

Quale furia che infuria, striglia e cavalca tempesta nel naufragio della vita,

tu là che passeggi al margine di tutti quanti i miei pensieri.

Come un tremito che dal midollo vibra fin sulla fronte dove suda un suono fremito,

sorpreso dalle mie debolezze, rivivo incerto le vecchie abitudini che mi legavano a te,

schiavo dei ricordi.

Già che è scritto; ho raccontato.

 La catarsi del malessere, che mi avvelena l’anima, da ora mi eleva a lambire i confini dell’amore, oltre la sconfitta …

*

Più di ogni altro Dio


Ti perderò: un pensiero fisso , una paura costante.
Non può essere altrimenti perché , già mi sono perso.
Ti amerò : sempre, comunque ed ovunque.
Non può essere altrimenti perché, già sei nel cuore mio più di ogni altro Dio.
Forse quando tutto sembrerà normale ,forse ...
Come cambiare, i tuoi occhi ti tradiscono, so già di aver sbagliato di averti persa.
Potrei trasformare i miei limiti ma non correggere tutti quanti i miei difetti, e i tuoi pensieri?
Perdonami quando tutto sembrerà normale, perdonami …
Sei nel mio cuore più di ogni altro Dio.

a V con amore.

*

Il tempo non consuma.

le volte che ti vedo assente colla mente altrove,
vorrei il tuo sguardo ma sono fuori dai tuoi pensieri,
perché delle volte ti ritorna la voglia di andare avanti da sola,
in quei giorni ti sento molto lontana …
In quei giorni mi ritovo un uomo innamorato,
che teme la vita e ha mille paure senza di te.
Ti amo e mi farai soffrire, e solo il caso volesse, allontanandoti per non tornare.
Il mio amore è l’amore che resta non quello che parte , quello che sta sempre vicino a casa,
quello che ancora mi vuole perché sempre è voluto.
I baci non finiscono, gli abbracci non finiscono e i sorrisi non finiscono … mai.
Ti amo.

*

Il corpo segna il tempo ,mentre si confonde...

Il corpo segna il tempo ,mentre si confonde alla terra, lo spirito spicca il volo.

Coriandoli sciamano come fiocchi di neve
tutt’intorno al mio volto mentre io
spendo lacrime per ricordi a rimestare
entusiasmo nel ventre debole dell’animo mio,
sbiadendo quella luce intensa che si respira oggi.

rinnovo ogni giorno il contratto alla vita scordandone il dono
mentre fletto emozioni in fragili timori.
Seguendo le note di un motivo allegro
rallegro lo spirito entro i termini sanciti
fra regole e divieti,
mentre vibra ancora forte quella luce intensa che si respira oggi.

La notte scopro il mio vestito logoro
e mi spoglio delle mie falsità.
Come tramonta il sole scende malinconico
il sorriso in una lieve smorfia di dolore;
ora la luce intensa che si respira oggi non vibra più.

*

Ego.

Amplessi visionari confuse luci riflesse,
suoni cupi volti scarni divorati
dal timore di guardare.

Malinconici pensieri ,genesi allegoriche
meditazioni crudeli ,sfregio dei costumi.

Regole da infrangere,
districare limitazioni e privazioni.

Illusioni percettivi, teorie eccentriche.
Rigidi preconcetti occluse vie mentali,
stolte prevaricazioni, obliato Dio.

Ego.

*

Aforisma : teorizzare con la retorica (gruppo A)

La tecnologia ha disumanizzato gli uomini,
il dio denaro li ha resi schiavi.

S’impara solo dagli errori non dai successi

La tragedia più grande della vita è non essere
Un buon attore drammatico.

Perché chiederle di darti quello che vuoi tu
se prima non ascolti quello che vuole lei.

Il sesso è il preambolo di una storia interessante.

Non vediamo Dio semplicemente perché è dietro di noi.

Chi ama troppo la vita teme la morte,
chi ama troppo se stesso teme solo il dolore.

La donna più bella che ho amato è la donna più triste che ho incontrato.

I giovani colmano con l’incoscienza il vuoto che la saggezza dei vecchi lasciano dietro di se.

Se vogliamo morire si deve semplicemente smettere di vivere.

I sentieri dell’amore portano tutti all’estasi dopo il dolore.

*

Occhi di grano

Occhi di grano,
dai capelli color miele,
pelle d'ocra leggero
su soffice seta.

Tu, nel giardino dei miei sogni,
fior di ciliegio bianco candore.
Ricordami per l’affetto
che baratterò col tuo cuore.

Oltre al tempo in ogni luogo
sarò lì per coccolarti,
mio tenero grande amore.

Figlio mio, nulla vale più
di un tuo dolce sorriso!
La tua mamma.

*

Merda (solo per adulti, forti di stomaco)

Merda, la forma informe solve
insulse feci tra nauseabonde esalazioni.
Merda, strugge negli spasmi defecanti
succulenti pasti oramai imputriditi.
Merda, indecorosa firma organica
dell’essere animale.
Merda, timida creatura mal vista
indiscreta visione.
Merda, putrescente resto prosciugato
d’ogni forza vitale.

Merda! Merda! Merda!

Saremo anche imbellettati
tra abiti adatti,
coperti da mille profumi,
ma tutti portano un culo a destinazione:
al cesso!

*

sublime altare


Il dolce movimento degli amanti
annoda passione a promesse,
sgravando il peso dei corpi
dal corpo celeste , verso l’infinito.

*

Frutti zelanti.

Musici armeggiano suoni allegorici,
gesta baldanzose vesti che sfilano,
colori sgargianti fiori e festoni,
rida urla cori a cappella.
Storia costume rievoca,
gente tra vicoli e piazze,
ilari comparse e prime donne.
Vassalli pari in virtù
adulanti corteggiatori,
timide gentildonne colte
in fiore prima della sera.
Inebria dio Bacco goderecce
missive d’amore fra gli amanti,
ricolmi di dolci carezze.
Venere musa incanta,
occhi ingenuamente persi
nei cuori sciolti da impegni,
arsi dal eros schiavi d’amore.
Frugoletti tra le file impazzano
in corse senza fine.
Uomini donne bambini,
omaggiano frutti zelanti,
al dono della vita.

*

poesia breve

.(punto)

*

metafisica

Astratte visioni sincopate emozioni
miracola ardite ragioni.
Preludio desio nesso equiscente,
volta il passato ridesta il presente...
segue una luce.

NB: interpretazione poetica,
Equiscente: equa conoscenza.
Scoprire con la ricerca la meccanica che regola l'universo in forma metafisica.

*

Civiltà

I rimorsi osteggiano i deboli, mentre leve forti smuovono gli oppressi.

Gracili forme vestono nuovi costumi e armati di parole, miti tra le folle, insorgono verità assolute.

Risa tra stolti, timore fra i saggi.

Il faro guida il passo; rivoli d’acqua dissetano figli della pioggia, dove i poveri si nutrono di speranze.

Altre oscure presenze vendono compromessi quali inganni per menti ormai corrotte. Ma Cristo confessa la miseria del corpo ai sordi e ai ciechi: -Che nessuno si nasconda all’ombra del progresso-

Civile imbarazzo trascina le vergogne nel lercio dissenso.

Di nuovo è l’alba per una nuova era.

*

limiti


La signora dal nero vestito
mi toglierà il respiro,
ogni cosa sospesa
perderà il suo tempo.
Tornerò alla terra,
non sarò più solo.
Una lacrima e un sorriso,
questo ero.

*

Ai margini

Il bimbo cade nel sogno senza fine,
rovinando sulla terra
che già da tempo lo chiama.
La pancia è gonfia,
ma cibo lui non tocca.
Uno scheletro inerme
tolto d’ogni forza.
Si spegne contro voglia,
nessuno se ne cura.

E’ uno dei tanti!
Tradito dalla fame,
e sembra normale
anche se normale
tanto non è...

*

Scomodo presagio


Fievole fiamma desta il ricordo muto,
silente disegno di un sogno apparente.
Memore di luce rivelata,
rivivo gesta eclissate nel tempo:
suoni stonati ,
sapori vetusti,
miserie lenite,
folgoranti virtù.
Nel dedalo ,tra passi incerti,
seguo lontano il mio passato.

Nulla è chiaro …
non so chi ero non so chi sono,
e il tempo scorre.

*

Ordinario

Urlerò forte a Dio: “Brivido e rivalsa è ciò a cui tengo!”. Nulla più di un capriccio. Amen.

*

Amore di cristallo.

Sangue alacremente turpe,
manifesto d’immoralità,
esaspera il coito
colto dall’etica bigotta.
Agli occhi stolti:
disegno perverso,
inetto sentimentale,
orifizio corrotto.
Per me solo amante dichiarato,
amore di cristallo:
trasparente e fragile.



*

Invocando fulmini.

Tra capricci e delizie,

mesto levo lo sguardo alla luna,

invocando fulmini d’amore....

Colto dal presentimento che,

esaudite le mie preci si rivela mio,

il tuo cuore.

Ora un cielo di stelle riarde,

nel mio irrefrenabile turbamento.

Voglio scorgere nei tuoi occhi lucidi,

scintille di meraviglia brillare.

*

Abito adatto.

A volte tutto và
per il verso avverso
Vuoi cambiare il giorno e
il giorno cambia te.
Cerchi l’amore e
incontri il dolore.

Lascio che la sorte
mi vesta per il giorno.
Resto per capire,
cosa la vita mi vuole insegnare.
Forse una volta
imparo a morire.

*

Il mutare al divenire

Il mutare al divinire.
18/03/2005

Primavera: la natura si riveste dei colori più sgargianti,

l’aria si distende e permea a placar tensioni ed rallegrar lo spirito in audaci pensieri.



Estate: l’afa soffoca come annega il trasudato corpo ed infine stancamente riverso,

quando al calar del sole un lieve soffio di vento inebria godereccio, l’animo perso.



Autunno: l’aree strappa le deboli vesti dal’alberi ormai spogli,

mormorìo tra l’acque in piccole goccie bagnan la terra ch’è già pregna rabbrividisce.



Inverno: muto dal pallido sole ogni pensier sii lingua morta.



Grazie!

*

Ruvidi pensieri.

ruvidi pensieri
14/02/2009 - 13/03/2009 ...cogliendo un suggerimento da Maria Musik (grazie)

Vorrei fendere nel cuore tuo una sciabola di parole taglienti,
per ferire il tuo punto vitale, amore.
Amore, spirito libero
nei tuoi capricci noi tutti schiavi.
Travolti dall’impetuoso moto ondeggiante
che ruvidamente infrange
correndo sul dorso della schiena come un fremito, mare del peccato.

*

Filastrocca: la mia bimba!

filastrocca: la mia bimba
01/03/2009

La bambina che c’è in te
Vuole solo le carezze
Tanti sogni nel cassetto
Deve andare presto a letto
Poi domani tornerà
Colla voglia di giocare
Sei la bimba delle feste
La più bella che ci sia
Presto vieni qui si balla
La canzone che vuoi tu
Tu la danza c’hai nel cuore
Come sempre è un grande amore
I tuoi occhi sono belli
E la mamma tua lo sa
Tu sei nata dall’ amore
E mai più ti lascerà …

Siamo nate dalla vita, ricorda.

*

Foglia tra le foglie.

Foglia tra le foglie.
13/03/2009


Sento la forza del vento sospingermi,
in un vortice d’aria,
foglia tra le foglie.

Là dove la luce infiamma,
accecato nella sorte,
fra le lacrime del cielo
e il profumo delle rose.

Perse nel cammino
le ragioni di una vita,
cado tra le foglie …
Senza rumore,
solo dolore.

*

lacrime

lacrime
21/02/2009

Lacrime

Sono un fiume di ricordi.

Sono un bagno di paura.

Sono calde di passione.

Sono “fredde” la notte … non puoi vederle ma ti segnano la pelle.

Sono lacrime, solo lacrime.

*

UomoDio

Uomo Dio
26/02/2009

Essere irriverente ,
demiurgo disadorno
inclemente fattore
tu uomo Dio ,diniego del fato
avverso alle tue scelte,
domini l’incompiuto mondo
quale onnipossente.
Muti il creato
Fondatore d’etica
quale giusto irrefutabile,
ma la tua indole torta
risolve il compiuto esito con
disarmonica esistenza.