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Raccolta di poesie di generoso simeone
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Planetario

 

Lontano dalle luci della città

il firmamento risplende nel buio della notte.

Lo sguardo  penetra

la profondità del cielo,

la ragione  si perde

lungo gli infiniti  e misteriosi percorsi

in cui si manifesta il Divino.

All'alba dei tempi

gli auspici dei sacerdoti seguivano i segni delle Divinità

nei movimenti delle costellazioni e dei pianeti,

del sole e della luna.

Dai deserti della  Mesopotamia e  dell'Egitto

gli Dei animali  muovevano i destini  degli uomini

e i cantori  dell'Ellade narravano le gesta degli Dei pianeti

nell'etereo universo dello Zodiakos.

La volta celeste

determinava i destini  di ogni  essere vivente,

delle piante, degli animali  e del mondo  inanimato,

il mistero e il divino

si fondevano in una sacra  pioggia

che penetrava ogni cosa del creato.

Tutto era sacro: divinità, magia,  poesia e scienza

si fondevano in un sogno unico di bellezza

ed ogni stella cadente era un angelo  benefattore

che portava  con sé desideri di felicità.

Negli abissi sconfinati

si materializzano i sogni e le paure

dell'inconscio tormentato dell'Umanità;

le sue virtù e le sue debolezze

nei dodici segni del cielo stellato,

dodici come gli apostoli di Cristo.

Un cuore puro vede nel firmamento

l'infanzia del genere umano,

gli eterni simboli del sacro

che alimentano la sua anima di energia vitale.

Il destino è nelle stelle,

specchio dell'infinito universo

che è in ognuno di noi!


Id: 50858 Data: 11/10/2018 23:49:18

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Il giardino di Ninfa


Ai piedi dei monti Lepini,
nelle acque sorgive,
si riflettono le fronde dei noccioli,
degli aceri giapponesi
e i vivaci colori
dei petali delle ortensie e delle rose.
Ti conoscevo appena
mentre ti sedevi sull’erba,
all’ombra di un faggio,
presso la chiesa di San Giovanni.
Abbiamo visto l’acqua più pura
scorrere sotto il ponte romano,
abbiamo visto il tempo passato,
che ormai non esiste più,
nei ruderi della città medievale,
che adornano silenziosi,
gli abbaglianti colori del giardino di Ninfa,
con le sue acque verde smeraldo.
La natura è tornata padrona
della città perduta,
ove ora regna il silenzio assoluto.
Quando la bellezza tocca il cuore
la mente inizia a sognare
quello che vi può essere
oltre la scialba realtà quotidiana.
Ho iniziato, allora,
a sognare ad occhi aperti,
tra i fiori di Ninfa ed i suoi profumi.
Ho iniziato, allora,
a sognare ad occhi aperti,
guardando le trote
che nuotavano veloci nel fiume,
dove gli uccelli migratori si riposavano
al termine del loro lungo viaggio.
Ho iniziato, allora,
a sognare, nei tuoi occhi,
un’altra vita,
mentre il sole, timido,
irraggiava la sua luce
tra le nuvole ancora cariche di pioggia,
sopra i giardini di Ninfa
e i suoi colori.

Id: 50856 Data: 11/10/2018 23:08:30