I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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3 educare la voce
tranquillamente posi il cranio sulle vertebre del collo della voce e del respiro e la parola ampia e solenne del credo in una stabile socialità dirà il vero e non dovrà mentire ma correggere l'irruenza fragile la tenue nebbiosità della voce del naufrago animaletto puntuto da spiaggia. del marinaio lo sguardo lontano affronta sole tempeste e non vede ripete il canto delle sirene il corpo libero fa quel lamento
Id: 43309 Data: 26/06/2017 10:51:51
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2 forse parlo di me
forse parlo di me che ho ascoltato i credenti del mondo e le donne affidate ai loro peccati di credula incredulità madri e nonne troppo occupate quei figli del cielo a coltivare come piante e bestie le tenere radici e gli infelici maschi senza madri e successori
Id: 43308 Data: 26/06/2017 10:49:17
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1 mia madre non credeva
consolatemi divini spiriti anime del paradiso rallegratemi ispiratemi la resistenza e il piacere di esistere nel meraviglioso e che i dolori del corpo e della mente il sospiroso lacrimare non inclinino la rettezza morale del dovere di vivere e testimoniare lode all'esistenza nei secoli dei figli e così sia
Id: 43295 Data: 24/06/2017 14:23:34
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il tempo emerge da un mondo senza tempo
vedere dentro la sfocatura in "tutta la scena quantistica" e nella sua infinita informazione provoca a distanza una partita di uguale visione interconnessa di bellezza finita: il fulgore di luce riflessa delle foglie di giugno. ma la mirabile aspirazione -misera cui la compassione rivolge il dio materno- a governare dall'esterno in vincoli la vita con sbarre alle finestre del percipi est esse legàmi come tracce mi propone
Id: 43136 Data: 10/06/2017 18:45:29
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le mie bestie una volta
Ho avuto molti gatti, gatte perlopiù, e mi ricordo della loro intelligenza in comunicare gioco serio e malattia - forasacco nell'occhio da cavare alla randagia grigia vagabonda si lasciava lavare in acqua tepida e asciugare in straccio bianco, e fugge dopo aver mangiato torna dopo quando, e poi non torna più. Sua madre saggia salutava ogni mattina e stanava le vipere le lasciava morte sulla porta. L'offesa alla zampina e color di cipria uccisa dall'attuale padrona del cortile selvaggia signora della zona l'ho accolta per guardiana servitora e non so se è fiera opportunista o sprezzata e sopportata per mia stanchezza forestiera. Le bestie di una volta, la mia bianca cana chiedeva della morte e di sua breve vita la mia durata e la sua dipartita. Più non mi importa e più mi apprendo a consumare quella interpretata con voi signoria.
Id: 42622 Data: 29/04/2017 16:07:00
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la volpe
La volpe tre o quattro giorni fa attraverso il giardino davanti alla portafinestra cacciava il cibo avanzato della gatta stanotte ha scavato la voliera ha ammazzato e trasportato i polli alla tana dei piccoli "e quando uccide non chiede scusa" oggi è tornata vicina raccoglie spoglie avanzi abbandonati e fugge quando grido: è tornata! e tornerà stanotte tutta aperta volpe becchina pulisce l'aperto poi nuove fondamenta per i polli e voli liberi di uccelli di colori splendidi e lucenti e la volpe più magra.
Id: 42502 Data: 21/04/2017 18:49:30
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il pieno della sorte
Scelgo sicura quello che conosco registro le occorrenze del mio cuore nostalgico della tradizione dell'incontro dell'ereditaria dominanza del territorio - ognuno per sé quando arriva voce di lontananza speranza certa di altra vita. Ti occupi dei morti e della morte e dei vivi ti curi sempre meno e del pieno che riempie la sorte. Il vino il cibo e la musica la sobria allegrezza dell'età da trasferire al tempo per conforto di sapiente doppia vita nel di qua verifica finita di infinita speranza fondata di al di là. La morte è il tempo dello stesso che consuma e rinasce sul margine di adesso tra le mura bianche dei conventi i conviventi e i nuovi assenti in coinonia.
Id: 42266 Data: 05/04/2017 11:19:44
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ad Astrosamanta
cosa possiamo fare noi le cape e i capi di famiglie e di tribù di niente? tornare ai gruppi e ai legami di sempre? o viaggiare lungo i pianeti in ricerche di tempomateria ricca memoria esplode in sole parole di luce e di altro amore
Id: 41897 Data: 11/03/2017 13:03:36
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lavapiatti cosmica
pulendo il coperchio tra due mani tre volte con il polso giro il cerchio e ancora un poco circa 3,14 in tutto e indipendente dall'area se il centro della mano ruota il raggio a una circonferenza di qualunque estensione: il cerchio interno del gesto e del pensiero a un cerchio estremo esterno
Id: 41747 Data: 28/02/2017 18:33:29
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con chi condividi
con chi condividi la sapienza la cura della bella vitale solenne convivenza con la prossimità
condiscendenza in voluttà con l'amico infinito che alberga la stessa vita come l'anima
in precipizio d'ombra si sconferma l'equilibrio sottile tra la mia corporeità e la tua voce umana
e nell'ispirazione confronta generazioni invece che pensanti le differenti incarnazioni
Id: 41598 Data: 18/02/2017 18:51:13
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indifferente
per me non è un problema l'aldilà e al diqua sono indifferente se la continuazione della mente e del corpo in forme che appartengono a me eternamente di qua come di là sarà ergon dell'energia universa - e sia la scarsa tensione all'orrore infinito della mortemateria che la madre divina ricrea vita
Id: 41489 Data: 12/02/2017 12:53:29
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non c’è nessuno
Non c'è nessun altro che dio se sono io che parlo e mi ascolta solo qualcuno a sua volta tra qui e altrove vincola futura che ha forma del passato giustizia peritura quel che è stato è stato. Mi illumini la dea pregna del suo figlio lo spirito del tempo che mi afferra alla vita incarnata alla terra sconfitta logica che mi rende interminata.
Id: 41462 Data: 09/02/2017 19:54:57
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in medias res
poesia oscura della frase immaginaria (come tutte le frasi di scrittura) e dell'oscura immaginazione che intuisce esplora e non conosce e collega e si sfinisce sperando nel senso oggettivo dei legami in parole che evochiamo dette appena o di lunga lena e consumate lucidate e vere come ora. Quella gioia infinita della vita nata come allora. Si tratta di scegliere ora in questi giorni chi capirà chi arretra chi deciderà la parte spettrale perseguire in nome degli scheletri da benedire perché la luce di osso fosforico mi illumini nel destino preistorico in questo pullulare di esistenza dominazioni e acquiescenza acqua di mare viaggio senza bere
Id: 41342 Data: 02/02/2017 18:55:19
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senza titolo
è il soggetto maledetto che non so dove mettere nella poesia se enuncia o si rivela o la poesia si svela delicata è lei sola il soggetto sconosciuto che mi comprende e in questa lieve forma di schizofrenia giacchè mi ritrovo sempre in poesia la certezza ha una fonte è la mia che stasera ha prodotto rime in ia
Id: 41326 Data: 01/02/2017 18:27:09
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due ritmi
Un ritmo ternario e il quarto vuoto. Quel tempo? il voto in quel che manca è adempiuto. Selvaggeria del sacrificio invece lo assumi nel vitale come un solo ritmo quaternale. Chi chiama. Vieni alla misura allo slancio steso alla ripresa nel passo di danza vieni adesso ieri nella stanza dei ritmi vitali la musica in ritmi nei polmoni riproduce i suoni del cuore il sordo lavorare delle viscere al servizio con le correnti e si sente da me che sto al di fuori la magia del tempo.
Id: 41113 Data: 19/01/2017 19:57:19
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io chi è
forse arriva alla fine questa sola consapevolezza nulla salva non lo strazio che dà la bellezza, il dolce collegare, il lieto perseverare, con altri, con i miei, gli irriti degli scontri i prossimi lontani in spazi frattali di unità segmentali vita neutra in sfere oltrementali ah non sono io né qui né lí né viva né mai piú io chi è nel nuovo soggetto impersonale impresentabile transgenere e transcorporeo di nascita memoria da creare? allevare ricordi?
Id: 39563 Data: 28/09/2016 18:25:37
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corrente
corrente ci sbianca la vita e ci riduce a pianta vergine e radice di enzimi e sostanze che infiammano la conoscenza un angolo placido al tramonto specchia il sole e d'intorno tutto già nella mente trascorre
Id: 39484 Data: 22/09/2016 18:58:15
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tra le bestie e la gente
la pelosa si sdraia sulla mia poltrona con le sue zecche e la paura e spera che accolga la sua sfera esistenziale incompetente tra i tributi che devo al vivente a chi comanda e impera nella bestialità che ci separa e lega le bestie con la gente
Id: 39108 Data: 23/08/2016 17:28:42
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il momento
sarà il momento che mi amo le carni che si svuotano i tendini meno elastici il sangue denso e lento e i centri chimici incerti a fabbricare i scioglitori trasmettitori di sostanze sarà la volta che amo l'esistenza invece di farmi trasportare dalla sua sussistenza sarà la volta che comincio a amare mia fragile vivenza
Id: 39005 Data: 14/08/2016 17:12:15
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così come
Come all'alba i flauti degli uccelli che intonano da sempre il nostro canto su rive delle isole felici - filosofia dei continenti e dei venti spiriti che infiammano la conoscenza di altri luoghi e tempi di altre meteorologie - lunghi periodi di ere nuove di adattamenti e cacce e nuovi appostamenti e raccolti in tempi di pace - la schiuma dei costumi e degli inchini della raccolta della società coinvolta nei poteri stabili perenni della generazione - la tribù le branche distribuite come i rami al tronco che dimentica e non sussiste senza i rami e senza le radici coi micorrizi e la terra coi muschi e gli insetti così canta il picchio col ritmo del becco sul tronco e i colori rosso e grigio e smeraldo come il sole di luglio d'autunno si invola e rifugia nei segreti del bosco.
Id: 38326 Data: 19/06/2016 17:28:03
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cosa
cosa vuoi? non so qualcos'altro come puoi volere qualcosa che non sai? come faccio a sapere cosa ancora non ho? è il vuoto o la somma la meta e il risultato? è la cerca o il raccolto lo sviluppo o l'istanza pellegrina che pone la domanda?
Id: 37687 Data: 08/05/2016 19:16:58
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laria non impregnano
brava! brava! mi dicono è così difficile capire che amo e si capisce se si ascoltano parole dell'amore tra parole che d'amore non parlano se non per amore rivolte e indirizzate senti chi parla! mi dice qualunque in quel momento indirizzato che nel campo d'onde collegato non entra in risonanza né in interferenza piane virtuose verdeggianti infiorate che l'aria non impregnano fino alle sue orecchie disperate fino al calco delle sue ossa dalla mia scarsa potenza di dire come di ascoltare nella pietra nel tempo nello spirito l'infinito sentire il reale chiamare domandare il mio cieco amore incapace di dare
Id: 37185 Data: 04/04/2016 19:10:34
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cuore e spina
che mi importa? la vecchia si avvicina prima della spina di morte al cuore la comune sorte la spina è il desiderio di vita che continua oltre nostra sostanza benedetta di figli in permanenza materiale dedico riflessione alla mia socia anziana Rosa Spina mi ricordi: anche Lilli era Spina dico non sono io che scrivo la poesia è la poesia che scrive me ma accoglie memoria di Lilli con la rima la spina apre un ventaglio di Grandi morte per il nostro spirito che a loro si congiunge e ci spinge ballando leggerezza sulle punte fin che ricchezza dura prima dell'orrore (e fu pure vissuto e conosciuto mai dimenticato : metti il tono del verso dove vuoi per condanna o giustificazione) una spina si divarica in due punte velenose come lingue di serpente condotto afferente e discendente il cuore centro e macchina la generosa si acquatta che il veleno stana circonda i bastioni e i sotterranei rivi sostengono resistenza del corpo e relazioni ché da te dipende l'insieme cuore e anima del mio durare
Id: 37113 Data: 30/03/2016 18:40:08
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te lo racconto e te lo dico
ho visto la giovane che lava le scimmie e impaurisce i giaguari non so come vivere il dispiegato mistero nel tempo rivelazione di tutti nella immensa corrente del pensiero e nella realtà liminare immaginata dedotta avvertita temporale con logica sperimentale, te lo racconto e te lo dico ce lo diciamo e siamo sempre in accordo e in disaccordo col mondo ingordo di suoni e contesti come bestie e tra bestie tornando a mite animalità e a umile produzione di umanità
Id: 35977 Data: 24/01/2016 18:55:40
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linchino
scrivimi ti ascolterò questa volta è una svolta per te e per me e quindi centratura sul punto di fuga passionale andatura invito con l'inchino se dovessi morire e non volerlo o d'improvviso e non saperlo senza garanzie sveglia resta! nella festa mascherina chi sei? da dove vieni mi vedi con quei tuoi occhi neri come i miei?
Id: 34950 Data: 12/11/2015 09:57:12
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quest’inverno
Prima cadranno le foglie dei frassini colore d'arancio e di vino e gli aceri color di mora e il sorbo rosso trionfale un solo giorno spoglierà di vento l'ulivo resta nei suoi fumi grigi versanti. Intorno la foresta di rami all'aria bianca. Allora traffici di formiche nel fango e discorsi sospesi intanto, diceva il poeta, io credo che tutto che sempre per ogni luogo è novembre a una stazione di posta accompagnava chi parte e restava attesa d'inverno che asciuga nuovi succhi di carne artiglio d'ignoto sulle vesti in fila i migranti respinti come antichi popoli che hanno perso la terra del Nord hanno visto l'annuncio le luci e il freddo in una morsa che stringe gente libera alla fatica e a obbedire e servire perfino
Id: 34872 Data: 05/11/2015 14:46:52
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la corrente stagione
Non succede mai niente, raccolgo pensieri negli orti comuni preparo insalate e un frutto di stagione. Le notizie promettono una sosta alle inclemenze dei venti contrari. Al momento non c'è ragione di scegliere tra opzioni confuse. Al riparo della stagione finora niente è cambiato.
Id: 34670 Data: 19/10/2015 18:46:06
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panni lucenti
a l. r. entrare in panni stretti fatti con le mani mentre fuori tutto si spoglia e si bagna con luci artificiali che non scaldano e vento che non asciuga conservo un fuoco imprigionato nella caserma di ferro a quella fonte sociale alimentata dalle nostre forze chiedo l'energia per resistere un altro inverno
Id: 34602 Data: 14/10/2015 16:42:42
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il premonitore
ho fatto un sogno è un sogno che ho ma non so che messaggio distillare nella scena confusa o se realizzerà per strade di impervia conoscenza la sua realtà il premonitore che a memorie latenti affida spettri dei tempi antichi la storia favolosa
Id: 34557 Data: 10/10/2015 18:54:43
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dopo esco
io sono in bilico tra nichilismo e attribuzione di civiltà. La strada punta normalmente a dio ma l'ateismo di altre civiltà - ognuno si ammazza come vuole se non ci pensi tu ci pensa il dio che fissa il termine a mortalità. Se non confondi il tempo e eternità - del mondo materiale in gioia e lui mi dice sun cuntent de vess al mund a savè che l'è rutund sun cuntent come un matt e lo picchio e lo scosto risponde dopo esco
Id: 34207 Data: 09/09/2015 17:26:25
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bambina kamikaze di 9 anni
i piccoli non credono reale il niente che chiamiamo morte vicina radice d'amore li assicura che rinasceranno come prima guerrieri senza ombre li allevano i Crudeli il male e la morte sono niente senza sostanza come noi pensiamo e distinguiamo da esistenza ciechi assassini e suicidi del tempo se ancora tutto dovrà tornare con altri corpi e altre menti in guerra eterna col Male
Id: 33883 Data: 08/08/2015 12:25:42
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sono io non sei tu (reloaded)
Sono io con la faccia decaduta lo sguardo torvo e i lineamenti in pietra rotta. Non sei tu che mi guardi cattiva nei miei pensieri lieti mentre sorrido tra me tu invece sei mia nonna mia madre mia zia l'estranea con le rughe e gli occhi rossi e dura faccia che non fa sconti a me meno che a tutti che punge con lo sguardo e che non tratta acconti coi ricordi di nessuno. Vedermi da fuori come gli altri mi vedono e confermano ogni giorno mentre l'immagine mentale di me ragazzina speciale e gentile non funziona nello specchio serale. Il tempo che si era fermato si affaccia stasera e raggiungo mia madre.
Id: 33741 Data: 26/07/2015 17:29:17
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Spice tour
siamo gli spiriti dell'aria ci distingue fogliolina all'ascella del ramo siamo ospiti invisibili in corpi penetrabili siamo incontri e influssi di sostanze viventi siamo rari natanti in vortice vitale ci incalza la tempesta infernale e scorrendo memoria rendiamo tributo al Maestoso tremore siamo come i viventi nel liquore della profondità in densità oscura corpi di marea colonie di organi radici e architetture di ingegno in misure di conoscenze vere che certezza chiama in vari modi primario riconoscimento relazione ai vivi orientamento figurale in intrico d'ampiezza
Id: 33613 Data: 16/07/2015 19:44:42
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tra sè e sé
guardami e guardati allo specchio io profondità del tempo tu segno invertito in simmetria io misura tu i meandri del tratto io trasparenza tu il riflesso e sia lucemateria o gibigianna io invisibile nella distanza tu immagine cieca in lontananza apri un varco alla mia figura e fissa la mutevole sembianza ferma le danze del pensiero in forma artiglio del vero
Id: 33296 Data: 27/06/2015 11:05:00
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sul levare
se seguito a sottrarre - nel comporre
poesia
resterà un testo di premesse
di avvertimenti e rimandi
all'inespresso
allusioni al senso del tutto
illusione che sia
sostanza reale
non fiato e finzioni - di parole
nel sacchetto di pelle gusci secchi
ai confini dell'intonazione
segno l'accento dove tu l'intento: è sempre forma recitata in levare sul rumore
Id: 33192 Data: 21/06/2015 19:03:39
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ecco, appunto
Dimmi cosa non devi
dirmi. Non so. Ecco, appunto.
Adesso entri qualcuno
a sapere
cosa intendiamo noi, che facciamo.
Tanto basta
a descrivere
viaggi interiori
cosa si fa e come avviene.
Id: 33127 Data: 17/06/2015 16:18:27
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Farkhunda *
* donna afgana con problemi mentali (?) bastonata a morte da un gruppo di giovani maschi e incendiata viva per aver bruciato alcune pagine del corano io sono una scema non raggiunta dalla coscienza per me il problema non è di parlare in sapienza ma dire l'incoerenza dei vostri veli succede sotto i quali mi fasciate e quando senza voler offendere il profeta -dio lo stringa sul suo cuore- io segnavo la distanza tra le parole e l'abbondanza della mia fede senza le pagine del libro e quando con bastoni e le fascine in fuoco mi avete cancellata io abbandonata nell'unica distanza dal solo dio so che non c'è colpa e di me per prima https://www.youtube.com/watch?v=bwIE99mAOeM
Id: 31523 Data: 22/03/2015 19:24:27
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al monaco tibetano vivo e imbalsamato
mi concentrerò per non morire non in meditazione che condensa la mente e il corpo in materia densa secca e imbalsamata ma in materia abbandonata al suo scadere in sostanza naturale trasformata mi solleverò per non morire a sola essenza spirituale (vivere in tribolazione e turbamenti) sarà beato lasciare le spoglie viventi alla materia inerte e volare in trasformato ente spirituale
Id: 30488 Data: 12/02/2015 17:09:23
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haisan
hilal soglia di luce arco del mese e di maree all'orizzonte ombrafugata
Id: 30280 Data: 04/02/2015 18:42:25
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Elizabeth Costello *
* a "Giovanni" lo scrittore ha inventato una signora scrittrice come lui che viene in visita a sgridarlo se si sente vecchio pigro e spaventato ma è lei che ha messo davanti a una porta quella di Simone Weil una porta beffarda che non si apre e le ha dato un custode un sinedrio che condanna all'attesa: povera Elizabeth davanti alla porta chiusa!
Id: 30046 Data: 25/01/2015 07:50:08
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lanno nuovo
Il cero si consuma la processione non cammina... ma che dici? è larga la foglia e stretta la via e chi va piano va lontano dagli occhi e dal cuore quindi qui Rhodi qui salta male non fare paura non avere chi bene inizia è già a metà dell'opera di buone intenzioni è lastricato l'inferno. Chi lascia la via vecchia per la nuova sa cosa perde ma chi cerca trova e se gallina vecchia fa buon brodo fin che c'è vita c'è speranza quindi aiutati che dio ti aiuta e fa buon viso a cattivo gioco: dove c'è gusto non c'è perdenza.
Id: 29582 Data: 30/12/2014 11:56:58
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natale
è nato e si alza in piedi (traballa) comincia a parlare ha sentito le voci nel ventre non so di chi è figlio forse di tutti in famiglia chiamo mia madre è felice non si stupisce è contenta che sia vivace e parlante meraviglia (mia sorella è occupata ai suoi figli) ora beve il caffè con i baffi un bar lungo e stretto con luce di paglia presepe era il sogno
Id: 29477 Data: 24/12/2014 12:25:15
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Ma
Ascolta - mi dice - il silenzio ascolta l'eterno il vuoto che insidia i tuoi sensi. Ma io rido e vedo i conflitti aspetto paziente sfortuna e malanni e scherzo sul tempo che mangia la vita. Ma un dio inconoscibile e muto ascolta!, mi dice nell'anima mia.
Id: 28899 Data: 23/11/2014 09:09:16
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i grifoni del sonno
lucori dipanano il tetto di foglie sublima il vapore nell'aria asciuga le piume scioglie i ganci che serrano palpebre e membra e con uno schiocco di palmi volano via grifoni del sonno si schiude la cova del giorno
Id: 28844 Data: 21/11/2014 07:35:41
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storie del diavolo II
tra i tre e i due milioni di anni duplicano in ipsilon di specie con australopitechi altre scimmie bestie nate nella storia adattate a pensare la cerca infinita all'origine di materia e vita di nuovo inverno tardi a mezzogiorno intiepidisce un poco il sole il vento il paleoantropologo dice tropicalizzazione dell'ambiente col fuoco quindi occupazione del mondo di noi specie sapiente non proprio uguale alle altre estinte comunque umana sospetto come sarebbe uguaglianza bestiale col diavolo a letto -- chiedi pietà meschino c'è sempre un umano che perde identità
Id: 28510 Data: 07/11/2014 18:45:55
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una sola lingua
nel mondo di spiriti è contemporaneo pensiero futuro al pensato belle le astratte figure dell'arco e di istante all'incontro bella distanza del tempo che fu e prospettive multiple in cui si conserva e convive e si accende in un lampo nel suono bocca mente e respiro sussurrano idee le parole echeggiano il fondo articolato del mondo quante parole ereditate trasformate e non adulterate!
Id: 28468 Data: 05/11/2014 16:43:41
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l’orco delle favole I
quando arrivava la moglie dell'orco mostravano ossetto di pollo i fratellini Hansel e Gretel mi pare un cacciatore li salvò e Pollicino rimasto senza briciole sul sentiero in fuga coi fratelli (io non morii e non rimasi vivo) e Cappuccetto assalita dal lupo dei boschi alleato con gli orchi dei campi i cacciatori le nonne le mamme proteggono i figli le mogli degli orchi fanciulle ritardano a trucco cottura dei piccoli al parantropo robusto il Masticatore (che dirompe a guisa di maciulla)
Id: 28449 Data: 04/11/2014 19:16:22
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quella signora
quella signora mai vista la guardo allo specchio mi fissa disincantata e lontana ma convenuta all'appuntamento io sorpresa lei muta mi chiede non sai? ancora non sai eppure vedi la madre la nonna le ombre del padre poi passo e scompare è vuoto lo specchio nell'aria si sposta e rimane nessuno da amare (e chi ringrazio che vede e non io?)
Id: 28246 Data: 26/10/2014 10:11:42
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il prossimo tuo come te stesso
stai nel rispecchiamento cosí sarai in altri cento in sostanza e avanza la comprensione di sé in altro che dio affida a quell'altro non io e si ricomincia in interiorità grazie mister mistero silenzio di notte di attesa * a prezzo di morte nel rito che ricominciava * (la parola mistero? altro che bocca chiusa!, perchè da múo verbo greco; bensì da musu-notte chi sta in veglia tutta la notte del rito: G. Semerano, L'infinito un equivoco millenario)
Id: 28174 Data: 23/10/2014 11:15:52
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musicista d’avanguardia
una grande stanza un musicista d'avanguardia con le iridi blu e un'ampia pupilla soffice come un cuscino in effetti stavo dormendo e nessuno guardava fuori tutto avveniva in un vecchio appartamento e l'ultima stanza era chiusa il produttore suo amico mi chiese perché dovrei finanziarlo perché è un vero artista ho risposto convinta e ha un passato ma ora da sveglia c'è solo il presente e un anchilosante futuro
Id: 26775 Data: 03/08/2014 09:23:44
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Gaza e altre guerre
la bella poesia non fa rima con la mia anima non oggi non ho fantasia solo tragici avvertimenti di follia
Id: 26743 Data: 01/08/2014 07:19:34
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cinque finestre
lavoro sullo schermo con cinque finestre la posta una conversazione (anche due) i testi poetici e un articolo di scienza o di filosofia splendidamente si intrecciano scherzo sorprese e fantasia e quel trasporto mentale che la realtà virtuale dispone nella contemporanea fruizione di affetti ragione e armonia
Id: 26628 Data: 23/07/2014 19:01:28
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si studia poco la matematica
mia madre mi insegnava le regole del minimo comune denominatore l'eguaglianza al ribasso tra i minimi che per ragioni loro non si levano al massimo comune divisore dei meglio assortiti per ragioni non contemplate in espressioni a somma diversa da zero mi esercitavo a imparare frazioni per piccole storie cui non servono derivate e integrali
Id: 26014 Data: 08/06/2014 15:44:16
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almefb
la poesia è scrittura concentrata in cui le parole si concertano non solo si rinforzano di significato si contraddicono si innamorano l'una dell'altra e cercano parenti e lontane amicizie e procreano paroline curiose o progettano cattedrali e teorie ah la poesia, che eterna felicità del parlare del pensare e del ragionare!
Id: 25172 Data: 05/04/2014 11:21:18
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se rinasco
se rinasco divento musicista non parlo più scompongo inseguo afferro mi arrendo mi confonde mi consuma il tempo
Id: 25151 Data: 04/04/2014 11:10:00
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forma del levare #poesiapoeti
non posso parlare con te sei troppo grande tu parliamo tra noi con i nomi possibili si fa eco e lode il signore lontano non solo parole d'amore ma aspra materia mi incalza fragile di essenza eterna a modulare inseguo l'accento dove tu l'intento: è sempre forma del levare sul rumore
Id: 24933 Data: 21/03/2014 12:09:44
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