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Raccolta di testi in prosa di Elena Midolo
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

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Ultima notte

"Vidi la notte e volli toccarla, con mano ferma accarezzarla, penetrarla, perdermi in essa e tirarmi fuori confondendomi con il buio della strada." 

Tratto dal mio romanzo Ultima notte - Temperino rosso edizioni


Id: 3373 Data: 09/11/2016 14:53:37

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Dentro il silenzio

"Cavalcare l'onda mentre ti stai reprimendo ti immerge verso il fondo del mare senza via d'uscita mentre guardarsi dentro ponendosi le giuste domande è un manovrarsi ad affrontare l'onda che stai cavalcando uscendone senza paure."

 

Tratto dal mio romanzo "Dentro il silenzio" - Aletti editore


Id: 3231 Data: 25/05/2016 12:02:55

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Mirka

Tratto dal mio racconto Mirka, finalista alla XVIII edizione del concorso "Les Cahiers du Troskij Cafè".

Era una cagnetta libera, non amavamo legarla però, di tanto in tanto, dovevamo infliggerle una sofferenza! Il bagnetto! Che disperazione quel bagnetto! Appena Mirka capiva che io e mio fratello stavamo attrezzandoci per lavarla fuggiva a destra e a sinistra facendoci sudare sette camicie per afferrarla e immergerla nella vaschetta. Quanti schizzi d'acqua! Mio fratello la lavava ed io cercavo di tenerla ferma dentro la vaschetta e alla fine anche io e mio fratello eravamo bagnati. Finalmente l'asciugatura... e si placava. Le piacevano le coccole.

Mirka aveva paura dell'acqua della vaschetta ma anche dell'acqua piovana, dei tuoni, dei fuochi d'artificio. Pensa un po' che valoroso cane di caccia sarebbe stata se al rumore dello scoppio di un petardo correva come impazzita a nascondersi nel più piccolo buco del giardino! Per fortuna non le era toccata la sorte di cacciatrice! Era una cagna giocherellona e intellettuale, amante della musica! Infatti si sorbiva ore e ore mio fratello che strimpellava la chitarra all'aria aperta e me che leggevo libri a voce alta. Per farmi capire che apprezzava la lettura poggiava la testa su un mio ginocchio e mi guardava con occhi languidi, in silenzio.


Id: 3163 Data: 12/03/2016 00:17:23

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Il treno della vita

Tratto dal mio racconto Il treno della vita, finalista al Concorso di narrativa L'immagine parla - IX edizione - anno 2015.

<<Tutti allontanavano la mia amica dai capelli mal tagliati, lunghi fino alle spalle e incolti che sembravano sporchi di olio e odoravano di frittura; molti bambini, ma anche le loro mamme, sostenevano che Anna puzzava, che non era una bambina da frequentare, che era brutta ma, a guardarla da vicino, il suo visetto ossuto e scuro era carino e il sorriso bellissimo e l'idea dello sporco che gli altri volevano inculcarmi non esisteva più. Certe volte Anna non poteva uscire da casa sua, mai mi diceva la verità sui motivi, lo capivo, ed io andavo a sedermi sul sedile accanto al muro della biglietteria fingendo di aspettare un treno, per andare in un bel luogo in cui la fantasia mi spingeva, o qualcuno d'importante... io aspettavo Anna.>>


Id: 3095 Data: 04/02/2016 11:52:41