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sul lago [Poesia]

Testo iniziato da Loredana Savelli il 06/01/2012 10:02:00

Sono intervenuti a continuare il testo, nell'ordine, a partire dall'ultimo intervento: Alberto Becca :: Carla de Falco ::

non seguite i miei pensieri
rotti
io seguo la rotta che porta
dove le foglie scelgono
di cadere sull’acqua
per espandersi

e come quelle foglie
vado alla deriva
supero ostacoli enormi
ma la via è quella
non posso ignorarla
il vento cerca di sollevarmi
inutilmente
la mia meta
il mare
s'avvicina

Davanti a questo sazio mare
rimescolo i miei perché
lo sguardo verso l'orizzonte
girando il capo
e già sicura,le coste, la luce
curiosa godo
ascolto il suo riso
costante e perverso
che srotola l'onda.

accanto all’onda io sento le canne in coro fruscianti,
le rane che si tuffano a fondo,
le oche col roco starnazzare
strette strette in file familiari.
tutto questo io sento, sul lago che scivola lento.

incanto e disincanto
di uno specchio d' acqua triste e stretto
di atmosfere rarefatte,
di ritmi lenti, di un perfetto
connubio fra il non fare e il non pensare
Stresa si appoggia alla riva
e come ombra furtiva
copre le isole Borromee,
e sull' altra sponda la Rocca e secoli di storia
inondano forzatamente la memoria
e si appoggiano pesantemente
su coloro che, del tutto furtivamente
si affacciano su questo angolo di paradiso
gelosamente curato e condiviso
con le nostre fobie o suggesstioni
le quali, con apocalittiche visioni
ci conducono , vuoi per tradizione, vuoi per l' età
a comprendere meglio la nostra mediocrità
E' nel lago che si specchiano i nostri volti
E' lacustre il nostro destino e molti
traghettatori o pescatori non lo sanno
e continuano la navigazione a proprio danno