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Il gioco della guerra

di Salvatore Solinas
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Pubblicato il 15/05/2024 17:54:38

 

 

 

Evviva! Oggi alla TV

Sarà il mondiale degli eserciti!

Saremo avvinti dalla cruenta gara

Tra fumi e vortici di vapori

Tra scheletri di palazzi spogliati

Buche profonde negli asfalti

Fili spinati.

I giocatori: uomini armati

Vanno sui campi di battaglia senza meta,

Almeno così appare su gli schermi,

Ma conosciamo gli schieramenti

Le divise impolverate, le armi differenti

a seconda a quale squadra

Sia la loro appartenenza.

Siamo divenuti esperti

Delle strategie e furbizie

Di quello o questo generale

Le regole precise:

E’ vietato uccidere, stuprare

Donne, vecchi e bambini.

Tutti i civili sono esenti da violenza

Salvo quelli accidentalmente uccisi

Da mine, cannoneggiamenti, missili caduti

Per errore sui mercati

Sugli ospedali, sulle scuole 

Sui condomìni inermi.

Sono questi danni collaterali

Inevitabili, permessi.

A noi piace tra una birra e un panino

Ammirare l’immagine dei monti

di bianchi calcinaci e torvi cavi contorti.

Se è vietato infierire sui civili

Si possono uccidere invece a piacimento

tutti i ragazzi dai diciotto anni in su,

Che indossino o no la divisa,

Spararli in faccia o a tergo

Se fuggono.

Farli prigionieri, torturarli nascostamente

Lontano dai fotografi di guerra.

Essi sono numeri: più se ne ammazza 

E più certa sarà la vittoria.

Essi sono sogni negati, luce spenta,

Poco importa,

Sono pedine del bellico scacchiere.

Importante è salvare il re e la regina.

Noi godiamo il transito dei carri armati

Che schiacciano le ultime suppellettili rimaste.

La faccia rugosa di una donna in primo piano

Che piange ( voce in sottofondo).

Notturni lampi, fragori di cannoni

Scoppiettare di mitraglia

Rombo di aerei.

Le regole enunciate sono precise:

Il nucleare rimane di riserva

Ma non sarebbe male

Ammirare nel televisore

Comodamente seduti sul divano

Il suo fungo spumoso

Il suo vento impietoso

Che tutto trascina

Tutto distrugge.

Il tribunale consulterà i filmati

Se sarà il caso decreterà la punizione

Che nessuno potrà mai eseguire

(I vincitori hanno sempre ragione).

Dai nostri pulpiti, civili salotti,

Sospendiamo il giudizio nell’ attesa

Della giusta sentenza.

Sappiamo che infine

Cominceranno le trattative.

Ai cannoni succederanno 

I cantieri delle imprese

Gli affari, i commerci.

E tutto ritornerà come prima.

Saranno rimosse le macerie

Saranno aperte le fosse comuni

Disseppelliti e seppelliti i morti.

Ancora i prati fioriranno e l’erba

Coprirà lo sfacelo.

Ritorneranno i bimbi a giocare

sui campi di periferia

Ma niente mai sarà più come prima.

 

 


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