Pubblicato il 13/12/2023 06:22:43
“UN PRESEPE PER TUTTI” – Radioprogramma by Giorgio Mancinelli
Sigla: ‘An Dro’ – Trad. Bretagna / Arion
Testo: «Collage musicale e qualche verso su questo Natale.»
«È dicembre! Col vento le foglie infreddolite si staccano dai rami e dondolano nell’aria. Come farfalle stanche di volare si posano dovunque: sui marciapiedi delle strade, nei fossi, sulle auto in sosta. Si accantonano una sull’altra come per scaldarsi al sopraggiungere della notte.»
‘La Gioconda’ – A. Ponchielli / Buena Vista
«Il giorno si fa breve e la sera nasconde dietro le finestre delle case il fumo caldo della minestra pronta sulla tavola. Voci allegre si rincorrono da una stanza all’altra. Attraverso i corridoi si confondono a quelle della Radio accesa e si fanno musica …»
‘In Deine Hande’ – Trad. Creta / Popol Vuh - U.A.
«Ed ecco che l’atmosfera magica di quest’aria tradizionale riporta ad una storia più antica, di un Bambino che nasce alla vita.»
«E sì, dicembre vuol dire Natale. Vuol dire candele di luce che si accendono nel cuore di ognuno, doni, giochi, allegrezza. Natale vuol dire speranza. E come visto attraverso i vetri appannati di una finestra, il paese ch’è stato il nostro, la grande città, la megalopoli dove adesso viviamo, si trasforma, per così dire, scolora, perde la forma del reale, per diventare ‘altro’, assume le forme e gli aspetti di un immenso, immaginario ‘presepe’.»
‘Still, still, still’ - Trad. Austria - N.L. Chorus
«Allora bastano poche stecche di legno tenero da tagliuzzare, alcuni fogli di carta, i colori, le forbici, la colla, le puntine ed … ècco ricreato un angolo di mondo dove forse non splenderà il sole ma che s’illumina della nostra fantasia. E come per incanto sorge un ruscello di carta stagnola, un ponte di sughero sospeso nel vuoto, montagne di muschio e alberi di stoppa, dove le case stanno abbarbicate sotto un cielo racchiuso fra delle tavolette, e le ‘persone’ rimangono ferme nelle pose di sempre e la luna muta, lascia il posto a una cometa che brilla solcando il cielo di questa notte incantata.»
‘Ave Maria’ – Schubert / Buena Vista
«D’intorno si leva già un canto antico quanto il mondo, e una preghiera … Stanotte le stelle / sembrano più belle brillano di più … Cercando in cielo / si scorge un volo Sono angeli in coro / che nella notte buia annunciano: Alleluia! … Danzar sembra vederle / per come sono belle sembrano fiammelle … e ci sono tutte, tutte! / talmente son contente. Stanotte i cuori diventano più buoni e nel cielo d’azzurro s’intona una ninna-nanna a consolar le genti.»
‘Tubular Bells’ – Trad. Irlanda / Mike Oldfield – Virgin
«È Natale! Ognuno si scambia un abbraccio, un bacio, una stretta di mano. È Natale, ripete il viandante vogliamoci tutti un po’ più di bene!»
‘Quanno nascette Ninno’ – Trad. Italia/ Napoli / NCCP – EMI
«È Natale! Ripete il pastorello ch’è disceso a valle con la cornamusa … Sapete, dice, in quella rozza capanna / un bue e un asinello riscaldano un Bambinello / che dorme sulla paglia. È natale! In coro gli Angeli e i Pastori / gli cantano la nanna.»
‘Greensleeves’ - Trad. Inghilterra / The U.K. Symphony Orc. - MCCD
«È Natale! Tutt’intorno la pace discende sulla terra La valle è verde La collina è dolce Il ruscello s’è incantato Il laghetto si è argentato Un canto s’è innalzato Le luci sono brille I fuochi ardono di più Anche i pastori si sono addormentati E le pecorelle non brucano più Ma guardano lassù Lassù verso le stelle E sono belle! belle!
È Natale! Quand’ecco la terra è tutta in festa Il mondo s’è svegliato I buoi son desti I somarelli allegri I cani rincorrono le paperelle I cavallucci girano addomesticati I cani abbaiano di più Il gatto fa le fusa I contadini lasciano il lavoro Il venditore chiama Le massaie accorrono I bambini tornano a giocare E tutto gira intorno a noi Fin da principio della notte dei tempi.»
‘Nascette lu Messia’ – Trad. Italia/Napoli/ - NCCP - EMI
‘Pastorale’ – A. Corelli – EMI
«Narrano le Antiche Scritture che scribi, profeti, astronomi e filosofi, scrutavano il cielo in attesa di un segno. Allorquando veduta la Stella, i Magi la seguirono nel suo viaggiare, fin dal lontano Oriente. Hanno attraversato pianure e deserti, valli ombrose e montagne altissime, seguito fiumi lunghissimi e bagnatisi in laghi profondi, per giorni e notti per arrivare a Betlemme. Ognuno reca con sé un dono, un dono puro: mirra, incenso e oro. Gaspare, avvolto nel suo mantello azzurro, giunge in groppa a un cammello, porta la ‘mirra’ in dono, un unguento balsamico dall’odore soave, in segno dell’ ‘Ufficio del Signore’. Melchiorre, avanza a piedi, seguito dal palafreniere e il suo cavallo, ricoperto da un manto di porpora, porta in dono l’ ‘incenso’, una resina secca da bruciare, in segno e onore di un avvenire sacerdotale. Baldassarre con la sua barba antica, arriva ancor da più lontano, in sella a un baio coperto da un mantello viola, porta in dono l’oro, un minerale prezioso in segno del suo regno spirituale.»
‘Concerto grosso per la Notte di Natale’ – Manfredini / Erato
«Ed eccoli son giunti, in questo giorno che si dice Epifania, a questo nostro presepe che di Betlemme vuole aver sembiante. Per rinnovare l’antica novena di pace che dicesi Natale. E fuori dalla finestra, il paese, la città, il quartiere, la nostra casa, diventano il presepe di ieri, di oggi, di sempre …»
‘Canto Universale’ – J. Browning con I Piccoli Cantori di Milano - Ricordi
«È Natale! al vicino offriamo amicizia, al povero del pane, all’orfano il calore d’una famiglia, all’emarginato la mano dell’incontro al triste regaliamo un sorriso al nemico pace. Se questo Natale ha un senso, diamo un senso alla nostra vita e in ogni casa portiamo un dono in musica … (seppure per radio e fatto di sole parole) questo ‘Presepe per tutti’.»
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