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L’imperturbabile Lettore dal Panama bianco

Argomento: Società

di Giorgio Mancinelli
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Pubblicato il 19/07/2016 04:07:06

L’imperturbabile Lettore dal Panama bianco.

Mettiamo una distesa di sabbia davanti a un mare tranquillo in un giorno d’estate, un ombrellone a righe bianche e blu aperto al sole, una sedia pieghevole dove il Lettore sta beatamente oziando dietro vaghe immobili nuvole candide, che il vento silenzioso si guarda bene dallo spostare più in là; non sia mai si guasti il perfetto equilibrio dell’ora. Poggiati sul piccolo tavolino un libro, un quotidiano ancora intonso, un paio di occhiali da vista cerchiati di tartaruga, una mezza bottiglia d’acqua con un bicchiere, da cui di tanto in tanto il Lettore beve, rallentando al massimo il movimento della mano; non sia mai che oltre alla sua presenza si noti anche che è redivivo.

Per quanto chi lo osserva ravvisi che col passare delle ore qualcosa ci sia di cambiato, non può dire che egli dia segni d’imperturbabilità. Neppure quando, inforcati gli occhiali, prende il libro tra le mani e lo apre alla pagina iniziale tralasciando di sfogliare il quotidiano; non sia mai che le notizie del giorno possano in qualche modo sconvolgere la sua opinabile quietudine. Ciò a scanso anche, che una qualche notizia di cronaca possa divenire oggetto di argomentazione con l’inquilino dell’ombrellone accanto, il quale è arrivato con il suo quotidiano sotto l’ascella nuda trascinando le ciabatte lungo la passerella, adducendo che è decisamente una bella giornata.

Nel frattempo attorno al nostro Lettore è sorta una foresta di altri ombrelloni, di asciugamani colorati, ciambelle gonfiabili, zainetti, borse e borracce ed ogni sorta di mercanzia mangiereccia. Dall’altro lato è appena arrivata la grassona con le sue carabattole da spiaggia, la quale ha pensato bene di preparare il campo di battaglia per i suoi numerosi nipotini che nel frattempo arrivano vocianti con secchielli e palette, pronti a caricare e scaricare cumuli di sabbia; non sia mai il mare dovesse portargliela via tutta in una volta. In tal caso si può sempre sperare nell’arrivo di un’onda lunga che nel ritirarsi si porti via gran parte di quell’arsenale inverecondo.

Per non dire della trafila dei venditori ambulanti, i così detti ‘vu cumprà?’, che in fila sotto gli ombrelloni offrono profumi speziati, legni scolpiti, gioielli in filigrana d’argento, tessuti stampati persiani e ninnoli d’ogni genere; non sia mai che qualcuno riesce a vendere anche una semplice collanina o un braccialetto che, subito un altro (cento altri) ti chiedono di acquistarne altrettanti, neppure si avessero cento braccia o mille dita da riempire di chincaglierie. Quest’anno (già da qualche tempo in verità) vanno di moda borse, cinture, occhiali, ombrelli da sole e parapioggia, o quant’altro possa servire per il letto, forse perché s’immagini che con l’arrivo del fine settimana, allorché arrivano i mariti, come si dice …

In tutto questo baillamme l’imperturbabile Lettore riesce a non perdere il filo della trama, o meglio delle trame, anche quando il discorrere delle signore donne, ma talvolta anche dei signori uomini che affiancano il suo ombrellone, si fa come dire … accattivante. È allora che ne raccoglie delle belle, riguardo ogni sorta di piacere e di dispiacere riferito al passato più recente e al più attuale presente. Sì, perché fra chiacchiere e chiamate al cellulare, pensando che nessuno li stia a sentire, ognuno/a svela qualcosa di sé. Bugiardi/e quanto più non si può, ma se parlano ad alta voce come si può evitare di starli a sentire (?); non sia mai che gli si chieda di abbassare il tono della voce che, subito, ci si sente rispondere che l’interlocutore è lontano.

Buongiorno signore! Dice la bimba (memore delle caramelle e ninnoli compresi) all’Imperturbabile Lettore dal Panama bianco: ma che carina a venirmi a salutare, ti ricordi di me? Sì. Sei qui con il nonno? No, è morto (gulp!). Signora che piacere ritrovarla, anche quest’anno ‘stessa spiaggia stesso mare’ eh? Lo sapesse lei che cosa m’è successa. Che cosa? Ho accompagnato quel mio figlio autistico in gita con un gruppo a Castel del Monte e quindi a far visita a Padre Pio. Immagino non l’abbiate trovato, è così? No, c’era! Poi siamo andati tutti a pranzo al ristorante. E avete mangiato bene? Benissimo, tant’è che al mio figliolo gli è andato di traverso un boccone e mi è rimasto senza fiato. O signora che mi vuol dire? Che l’è morto (gulp e poi gulp!); non sia mai avesse risposto ‘per grazia ricevuta’.

La terribile gaffe è che l’ha detto ad alta voce ciò che credeva di aver solo pensato. C’è di fatto che tutti ormai parlano ad alta voce e il Lettore non volendo si era vocalmente adeguato. Ah ciao! - grida un altro al telefono da sotto l’ombrellone più indietro – ma che problema c’è, tu sai che puoi rivolgerti a me per qualsiasi cosa. Non farti scrupolo di chiedere ciò di cui hai bisogno. Sono qui apposta, per risolvere tutti i problemi. … Ma figurati – ripete – che problema c’è, tu sai che puoi rivolgerti a me per qualsiasi cosa. Non farti scrupolo di chiedere ciò di cui hai bisogno. … E ancora: ma che me lo devi chiedere, sono qui apposta, per risolvere tutti i tuoi problemi! Al che un vicino si è alzato e gli ha chiesto se poteva sottoporgli i propri problemi economici; non sia mai avesse trovato chi faceva di questi miracoli (?).

Deciso che non avrebbe avuto scampo, l’impertubabile Lettore dal Panama bianco, ha preferito inserire il segnalibro nella pagina aperta circa un’ora prima, allorché ‘in sul mattino’ aveva pensato di passare alcune ore di incomunicabile solitudine di fronte alla calma inappuntabile del mare. Che abbia sbagliato nella scelta del luogo? – si chiede. No. Che abbia sbagliato il titolo del libro? Ovviamente no. Aveva erroneamente aperto la pagina della cronaca e allora ‘apriti cielo’: uno ammazza la moglie e la figlia, le fa a pezzi, le butta in una discarica e, colto in fragante, commenta il fatto che non ricorda com'è potuto accadere, che in verità non voleva fare del male ad alcuno. Il suo sano proposito era manifestare loro quanto gli voleva bene e tutto in una volta; non fosse mai che gliel’abbiano rifiutato?!

Altra notizia: 'La sentenza della Cassazione allo ‘sciopero del sesso’ da parte della moglie che, dopo la nascita del figlio non aveva voluto più avere rapporti intimi con il marito, onde per cui l’uomo non sopportando di andare ‘in bianco’ se ne era andato di casa, armi e bagagli, andando a convivere con una nuova compagna, ha dato ragione al marito dando il dovuto peso alla ‘violazione dei doveri coniugali’ da parte della moglie. Bocciata quindi la richiesta della donna di ‘risarcimento danni’ la Suprema Corte ha stabilito che fosse la moglie a risarcire il marito per i danni subiti, anche se poi l’assegno per il mantenimento del figlio, per il quale è stato disposto l’affido condiviso, ha pareggiato i conti'; non fosse mai che all’errore si aggiungesse anche la pena.

Mia cara, come stai? – chiede l’anziana signora sotto l’ombrellone all’arrivo dell’amica più anziana di lei (pare non si dica più vecchia/o) venuta a salutarla. Beh, tu come mi trovi? Benissimo! – risponde anche se dall’espressione era sembrato volesse dire: ‘ma chi ti cerca!’. Immagino tu abbia saputo di Clara? No – risponde incerta l’altra. Suo marito Alfio l’ha beccata nel casotto a fare l’amore col bagnino e n’è scoppiata una rissa. Oh, povero Alfio, ma almeno ne valeva la pena? Oh sì, sembra che il bagnino, molto più giovane di lei, fosse molto dotato. Beh, anch’io mi sono innamorata una volta di uno più giovane di me. E chi era costui? – chiede l’altra invidiosa di non conoscere il soggetto. Sean Connery! Sean? Connery? Sì – e nel dirlo sottovoce sgrana gli occhi incredula di se stessa; non sia mai la cosa fosse arrivata all’orecchio di Sean.

Beh, anch’io voglio farti una rivelazione. Dimmi. Sono stata innamorata di Brad Pitt. Ma Brad chi, l’attore del cinematografo. Sì! E quando è accaduto? – chiede velenosa ‘la vegliarda’; non sia mai l’altra volesse impossessarsi di un suo mito. Tempo addietro. E lui? Lui chi? Ma se Brad avrà si e no 40anni, come … Non ora mia cara, quand’era più giovane. Al che il Lettore dal Panama bianco, ripiegando le pagine del giornale che non stava già più leggendo, ha domandato: non fosse mai che volesse allattarlo, vero?

(continua)


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