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al testo di Marco Giampieri
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Ci siamo incamminati verso sera tra l’erba grigia e strade di polvere il tempo ancora giovane e la notte solo un vuoto e smisurato pensiero i passi sui passi tuoi senza domande e una scorta di preghiere brevi come luci lontane intermittenti che pure ti guidano e ti seguono. Prima ho abbracciato l’ora sesta ricordandomi piccoli dettagli poi ho separato Dio dal grano ed i miei figli erano giovani spighe corteggiate dalle lucciole. In questo niente di porpora e terra in questo taglio violento di luna siamo piccoli sassi qualsiasi frasi piovute su un aspro pendio di masticate ragioni invitanti. Nel nostro margine i sensi tracciano aperture di luce inaspettate campanili lontani all’imbrunire che sempre suonano lo stesso amore lo stesso fiore in mezzo alla campagna. Tra il perdono ed il nostro cammino c’è un volo infinito di attese di finestre sprecate a dare salvezze almeno fino a dove la memoria rimane il nostro livido orizzonte. |
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