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al testo di Ivan Pozzoni
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Per me, non cambia, stanziato davanti a chilometri di muso, e trattamenti disumani, asino a tredici anni, mostro a diciotto.
Non so, cosa vuole, non so cosa cazzo vuole dalla mia vita, e non mi interessa; è ora di volare via, andarmene, allontanarmi senza rumore, in silenzio benché non ci siano malattie benché non ci sia lavoro, benché non sia addestrato ad amare.
Nessuna tolleranza verso chi, sistematicamente, e con sadica criminalità, scavi tombe d'amianto sotto i nostri cuori, scavi tombe d'infarto sotto i nostri cuori.
E, mentre ti chiamavo, non eri libera, attaccata al tuo stramaledetto cellulare, rete in cui rimani invischiata, rete in cui riddano i miei silenzi.
[Androgini, 2008] |
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