LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
|
|||||
È una presenza che crucifigge questo esiliarmi in orchestra di silenzi Chiodi d’un mal comune e note asfissiate nell’ancia d’un sax quando la notte scheggia di luce il fosco
ed è un suolo straniero il Pensiero dove il vento semina un velo La polvere amalgama il tempo l’inganno d’un giorno inatteso fiorisce in stagione d’inerzia
Muore a ridosso di labbra un fonema esercizio sospeso non consono all’angustia del luogo È una presenza che manca a raggio, sulla cresta del vuoto.
|
|