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al testo di nicol luccardi
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Le luci della notte calano dove affiorano le ombre la vita una dissoluta pianura di illusioni di ritrovare se stessi al tramonto del giorno in una casa dove far riposare l’amore . La solitudine non è che un giaciglio di fiori un letto dove rivoltare un corpo imbalsamato nei ricordi. Sarà che ogni alba è luce di speranza elisir nel tempo indefinito di uno scrittoio dove la penna cerca le parole da incidere sulla pelle di un anima che brucia alla ricerca di se stessa. Partire e ritornare come un sole che s’alza all’orizzonte e poi muore dall’altra parte del cuore . Qui si piantano croci tra le onde di un indefinito aspettare nel calpestio continuo di silenzi fino a che la luna non imbianchi di spettrale luce il sentiero che in tutti noi vive di passi al riparo del tempo in quel lento brulicare di stagioni felici d’invecchiare tra i tetti senza volto . Noi miraggi di sguardi respiri puntellati nei tramonti quando le notti sono grasse e sazie di giorni come donne in un solo giorno da spogliare su cotonate nuvole e praterie di stelle. |
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