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al testo di Vincenzo Corsaro
Cenere
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Mi guardo intorno e vedo orrori in questa landa in preda al caos, dove lo scempio danza sulle vite degli uomini. Odo il mio cuore urlare dolore, schiacciato dalla morsa di mille universi, rattrappirsi come carta pesta, consumarsi del suo stesso fuoco e sepolto dalla sua stessa cenere. Un gelido vento la sparge ammantando ogni cosa di un grigio senza fine, dove anche l'eco non incontra se stessa. Raccolgo un po’ di cenere e mi cospargo il capo per non fare abbastanza per questa povera umanità. Prima d'intraprendere il viaggio da viandante, riempio la bisaccia di cenere per cospargerla sul capo di chi ha generato questi orrori e rivolgo uno sguardo di speranza a quell'ultimo spiraglio di luce che brilla come l'ultima stella del mattino.
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Salvatore Pizzo
- 18/01/2024 01:21:00
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Oltre ogni sconforto, non è che un ciclo: il bosco brucia, ma dalla cenere poi rinasce. Così il mondo affoga nella cenere dei mille incendi e delle infinite rovine grondanti sangue. Ma, anchesso poi risorge dalla cenere, dissolvendo nel vento e nella pioggia le vestigia di glorie ormai fuori campo. È nellordine delle cose che sia così. A rimanere è il nostro sgomento doloroso nel constatare questa tragica verità. E i versi, come i tuoi, che ne cantano tutto il sentimento dalle speranze tradite. Molto sentita caro Vincenzo, grazie
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Angelo Naclerio
- 14/01/2024 11:39:00
[ leggi altri commenti di Angelo Naclerio » ]
Cenere, quella di legna è ottima,per fare il bucato,concimare la terra,perfino sghiacciare.. Penso che pur nella cenere dolente gioiosa la propria mano intinga il poeta ispirato. Buona domenica Vincenzo.
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Giovanni Rossato
- 11/01/2024 22:13:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]
La speranza e la certezza direi che lultima stella del mattino non potrà che lasciare posto al sole. Mi piace questo tuo cammino esistenziale questo tuo andare che un significato ce lha. Grazie
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Franca Colozzo
- 11/01/2024 01:26:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Caro Vincenzo, purtroppo questa cenere ci sta ricoprendo a tal punto da non riuscire a vedere più niente, persino lorrore per la morte di tanti bambini palestinesi sta passando inosservato, così come ogni grido di dolore proveniente da un mondo sordo e cieco. Non cè speranza finché la moltitudine di uomini buoni non si coalizzerà contro la minoranza malefica di pochi demoni in azione. Mi sembra di rivivere lApocalisse di Giovanni su cui ho scritto un articolo. Ma vano è ogni tentativo di rilettura di questa nostra storia contemporanea intrisa di orrori di ogni genere, genocidi e massacri. Forse la stella del mattino, che tu citi alla fine della tua accorata poesia, ci guiderà verso un cammino di luce che io proietto però più nellaldilà per scarsa fiducia nel nostro diabolico mondo infestato da demoni rapaci. Buonanotte.
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Annalisa Scialpi
- 10/01/2024 21:16:00
[ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]
Carissimo, penso che ognuno di noi pensi di non fare abbastanza
per questa civiltà allo sfacelo. La stella del mattino, però,
è nel nostro desiderio di cambiare questa cultura fondata sulla
violenza. E la poesia è la nostra barca e il nostro ponte.
Buona notte carissimo...
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Rosetta Sacchi
- 10/01/2024 15:42:00
[ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]
Ovunque è cenere che il vento sparge ammantando ogni cosa. Cenere su di una terra dilaniata dalle guerre e dalla cattiveria. Una cenere di cui tu, Vincenzo, riesci a cogliere il lato positivo. “mi cospargo il capo per non fare abbastanza per questa povera umanità” La consapevolezza di non riuscire a fare abbastanza insieme al proposito buono : “riempio la bisaccia di cenere /per cospargerla sul capo di chi ha generato questi orrori” per guardare ancora avanti e non abbandonare la speranza che nella luce trova ampio respiro.
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