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La terra che irrigavi

ora è riarsa.

 

Il vento ululando corre

ed imbratta di polvere le zolle.

 

Non v’è altra voce...

ed il silenzio piange

 

l’affanno

e della vita il fallimento.


 Vincenzo Corsaro - 11/06/2023 19:52:00 [ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]

La tua bella poesia può essere interpretata in due modi, o parli semplicemente della natura, oppure di quell’aspetto che condiziona spesso la nostra vita: l’amore. Ci potrebbe essere un terzo aspetto: il fallimento della vita, appunto. Comunque sia e qualunque sia "l’aspetto", la trovo molto intensa e ha anche delle assonanze con "Arida terra" che avevo scritto anni fa.
"[...] pian piano mi ha condotto in un territorio a me sconosciuto,
terra desolata che non ho mai calpestato.
Desolazione, solitudine e silenzio
affiorano dalle sue crepe,
soffocano il respiro,
striano l’anima di paura,
stringono il cuore in un pugno fra strazianti agonie.
È una terra così arida
che nemmeno le lacrime riescono a far germogliare le tue radici.
Adesso quelle crepe diventano precipizi,
il mio cammino diviene incerto,
non so dove andare,
non so cosa fare [...]
Buon inizio settimana, ciao :)

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