Scrivi un commento
al testo di Annalisa Scialpi
Loro tornato
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
L’errore non era un errore, ma uno sbavo d’anima, su cui la tua penna nera nera come i tuoi occhi neri di rabbia nera, incise il marchio dell’errore. Come un imprimatur. Non c’era niente di sbagliato. Nella mia allegria, nei mei giri di corsa attorno ai banchi non c’era assolutamente niente di sbagliato, tranne che nella tua gonna nera come un carcere le labbra serrate, inossidabili al piacere… Portavano alla gogna le mie splendide idee; lo Sapevo già e dissanguavo, cercando di piacere a un mondo maledetto di cui tu -così mi sembrava- avevi la chiave stretta tra i denti digrignati. Ma l’oro è tornato; crea ricami sul mio cuore rotto che arde, ora, come una cattedrale verde. Le mie sorelle e i miei fratelli stanno nel vento e insieme intoniamo canti, suonando il tamburo.
|
Salvatore Pizzo
- 27/04/2023 01:45:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Quanto è nera la prima strofa! Più nera del più nero dei temporali. Eppure, proseguendo la lettura, sembra di sfuggire alla tempesta scivolando sulla cresta di onde giovanili che si frangono contro altre più vecchie, in una sorta di conflitto generazionale, che non può che confermare la bontà delle scelte giovanili. Del resto, è nellordine delle cose che sia così: gli adulti, i vecchi, premono per sopprimere quanto possa infrangere la"tradizione". I giovani,a ragione, nascono per spezzarne le catene:"Non cera niente di sbagliato", in ciò. Un bel tuffo nella memoria con versi che ne celebrano, brillanti, il superamento felice. Un caro saluto e grazie
|
Vincenzo Corsaro
- 19/04/2023 14:37:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Davvero bello questo richiamo alla nostra originalità, ad essere restii a conformarsi a regole prestabilite. Tante volte si cerca di adattarsi a ciò, ma dentro noi cè quella fiamma di libertà che "arde come una cattedrale verde" ribellandosi al non essere sé stessi.
"[...] Accenderemo fuochi di libertà danzeremo intorno al tuo trono nei prati al suono della vita di un albero dentro e fuori le ombre e rideremo con la brezza del mattino.
Indosseremo le nostre armature, la libertà sarà il nostro scudo, saremo i combattenti della luce armati damore.
Cavalcheremo la terra e impareremo a guidarla, la sentiremo muoversi sotto di noi. Ci sentirai tutti intorno a te ci sentirai cacciare stanchi di corde darco, uragani notturni, rapaci damore e libertà.[...]"
Un dolce sorriso :)
|
Caterina Alagna
- 19/04/2023 12:59:00
[ leggi altri commenti di Caterina Alagna » ]
Molto bella, aulica. Nei versi finali cè un senso di rinascita che riempie lanima soprattutto per la delicata bellezza dei versi.
|
|
|