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al testo di Annalisa Scialpi
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(Ho conosciuto eccezioni, anime sensibili e sincere tra costoro di cui parlo. Tra queste eccezioni qualcuno voleva 'tornare indietro'. Non so se l'ha fatto. Ma erano solo 'eccezioni') Avete il ventre gonfio, menti astute come i vecchi scorpioni che vi divorano, nelle straziate notti, a respirare il vuoto e lo stantio nelle vostre anguste stanze.
Sotto strati di paramenti incensati nascondete la peste e grottesca è la parola carità sulla vostra bocca spalancata come una fossa di serpenti.
Strappate le anime a brandelli, le scucite, confondete, per darle in olocausto al potere, retto dai vostri bassi appetiti e dalle sete di potere.
Voi, anime codarde e basse, che temete il vento fresco il ronzio dell’ape, la danza delle foglie nell’aria più pura!
La pestilenza che voi dite venire dal dio lontano in cui voi stessi non credete è nella durezza opaca dei vostri stessi cuori, chiusi come sagrestie.
Ma ora è il tempo in cui il dolore del mondo spezza le ruggini delle nostre catene e le false fondamenta costruire sugli acquitrini delle vostre parole perverse.
Verrà la nuvola a aprire cieli nuovi, pulirà la pietra imbrattata e da essa fiorirà l’albero.
Tornerà il fiume. |
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