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Ed improvvisa quiete

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Ed è improvvisa quiete

un provvisorio stato di cui approfittare

da lì discende l’ordine

da lì ogni cosa troverà il suo posto.

Poi si potrà ridere richiamando alla memoria

uno specchio incrinato le ante graffiate

d’un vecchio armadio

il balenio d’una luce sul soffitto,

prossima alla fine.

Ma sarà meglio che intristire

pensando ai tanti ostacoli

che ancora rendono ripido il cammino.

 Dedalus - 01/09/2021 23:04:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

L’autrice manifesta in questa lirica così chiaramente come bisogna approfittare di rari momenti come questi in cui subentra una strana quiete "Ed è improvvisa quiete/un provvisorio stato di cui approfittare", poichè ben presto potrebbero scemare i motivi che l’hanno generata. Persiste, comunque, ancora potente un certo chè di vicinanza, familiarità con ciò che narra, ben lontano da quel senso di malinconica solitudine di cui di solito sono impregante le sue liriche. Infatti qui si percepisce un senso di affabile convivenza con i suoi stati di ansia e di dolore per quei "...tanti ostacoli/che ancora rendono ripido il cammino". Complimenti.

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