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al testo di rasimaco
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Uccelli coloravano il cielo muto, incidendo l'aria in mille ghirigori e disegnando cornici nel silenzio dei pensieri.
Non urli nè quiete dove canta l'acciaio e s'appressa la notte in attesa d'un fremito d’alba. Ed io ancora vado là dove non ci sono sogni e dove non si alzano mai sipari.
Non ho perso il mio verde neanche quando la bora gelava ogni speranza e si era soli con se stessi. Da “Voci e volti del passato” |
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