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al testo di Rosetta Sacchi
Quando il cerchio delle fatiche si chiude
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Quando il cerchio delle fatiche si chiude il corpo s'attende da un raggio ristoro ma come dietro le quinte altre scene s'abbozzano così dietro l'angolo si celano agguati e le ore di quiete e sospirato riposo divengono presto un eterno supplizio un fiume in piena che corre ed inghiotte ogni cosa e che poi in un istante fulmineo t'espelle irruento nel quotidiano patire.
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Dedalus
- 31/05/2021 21:09:00
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Poesia che è voce viva della sofferenza, un taglio da cui zampilla il dolore esistenziale, al di là delle apparenze, non è poesia di maniera e non segue le piste tracciate dai cosiddetti neorealisti. La vena poetica viene evidenziata da spazi progressivi concessi a voli aulici su quella che può essere la natura dellessere. Le sofferenze levitano fino a raggiungere vette veramente elevate "Quando il cerchio delle fatiche si chiude/il corpo sattende da un raggio ristoro/.../...dietro langolo si celano agguati". Molto molto bella.
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