Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
Solo lamore fa miracoli
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Ho pensato a te a te che per tempi incommensurabili sei stato di me la levità a te che ora che pari assente sei uno strato più su delle nubi a dirmi che il niente ereditato è la mia ricchezza più grande ho pensato a te quando dal cielo hai applaudito ogni mia scelta.
|
Dedalus
- 29/05/2021 21:04:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Testo in cui la poetessa utilizza una prospettiva tutta particolare e probabilmente anche la ragione nel suo rapporto con la realtà, sia pure accettandone i limiti. Idealizza una figura ormai non più di questo mondo ponendosi su una linea di logos sofferto "Ho pensato a te/a te che per tempi incommensurabili/sei stato di me la levità", senza ripensamenti o contraddizioni. La sua è una voce interiore immediata che non esclude mai la sempre velata esperienza del vivere, senza rinunciare alle memorie nelle quali annovera questa figura idealizzata "a te che ora che pari assente/sei uno strato più su delle nubi". Figura cui lei dà un senso ed una significativa importanza "ho pensato a te quando dal cielo/hai applaudito ogni mia scelta" senza con ciò addossarle la responsabilità di eventuali delusioni e sconfitte nel confronto con la realtà. Poesia che da una certa dimensione ed un certo spessore alla poetica dellautrice.
|
|
|