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al testo di Rosetta Sacchi
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Un sole d’improvviso più forte ha cancellato interminabili giorni di grigio e di venti L’assiduo pensiero d’una primavera in ritardo ora è come sepolto l’orecchio rapito da un grido acuto nell ‘aria l’istante d’un volo perlustrativo
Domani saranno copiose nel cielo col nero garrito s’annuncia così questo tiepido tempo di fine aprile ma forse domani, oscure e a frotte le nubi sostando sul mio cammino ancora una volta muteranno la rotta ed il destino. |
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