Scrivi un commento
al testo di Annalisa Scialpi
Nel fiore dellAde
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Nel fiore dell'Ade Sul tavolo il pane è raffermo, ma le mie mani raccolgono briciole. Il freddo s'accende come un deserto; ci sono corvi e odore di decomposizione. Le parole rotolano come biglie sull'inutile tavolo che conobbi, già crepato. Frammenti d'immagini muoiono nel vento inutile che nel fiore dell'Ade, mi sprofondò ancora a cantare sulle mie ossa.
|
Salvatore Pizzo
- 30/04/2021 03:30:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
La colgo molto "dark"questa tua poesia così ricca di immagini simboliche: pane raffermo ossa corvi decomposizioni...
Ne percepisco unatmosfera molto malinconica, come un dolore per il perduto eden, oppure lambito familiare con i suoi affetti. Bello quel tavolo che ritorna, rafforzando un senso quasi di stizza che se ne ha già in prima battuta: un tavolo, sul quale il pane si fa raffemo, è davvero "inutile", dal momento che, intorno, non ci sono commensali. E, se ci sono, comunque non condividono il pane in segno di comunanza daffetti. A cosa serve un tavolo se non riunisce, se non avvicina? Molto ma molto apprezzata. Un più che caro saluto
|
Vincenzo Corsaro
- 29/04/2021 10:15:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Non voglio assolutamente far polemica con Fabrizio e non me ne voglia, (sono solo un umile cantore di emozioni) ma la trovo perfetta invece, per il semplice motivo che cè libertà di espressione e molte volte una ripetizione serve per evidenziare e rimarcare un concetto che suscita in noi emozioni profonde, sia belle o brutte, un po come un ritmo musicale martellante e il primo esempio che mi viene in mente sono i Black Sabbath. Certo si potrebbero usare dei sinonimi, ma evidentemente quella determinata parola esprime appieno ciò che abbiamo dentro quel momento. Molto sentita e apprezzata, ciao Annalisa :)
|
Fabrizio Giulietti
- 25/04/2021 17:23:00
[ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]
PS. Scusa Annalisa, lho riletta meglio, mie ci vuole prima di ossa. Perdona ancora...
|
Fabrizio Giulietti
- 25/04/2021 17:16:00
[ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]
potente lo scenario evocativo, trascinante limpianto contenutistico... tecnicamente, invece, da riflettere sulle ripetizioni inutile-inutile e tavolo-tavolo, mentre eliminerei il possessivo che precede ossa, già introdotto dal mi precedente... sempre ottima e avvincente
|
|
|