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al testo di Rosetta Sacchi
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Tu che la mia immagine portavi stretta al petto e t’incamminavi per gli impervi sentieri dei miei occhi quando erano foschi per nubi inaspettate e squarciavi il velo riportando la luce
tu che spiegavi vele sulle onde con la forza del pensiero e avevi progetti immensi nella mente e sognavi l’inafferrabile
tu che avevi sempre una speranza ad ogni tramonto ad ogni luna nuova tu che come un’ombra mi proteggevi e come un faro rischiaravi la mia via
tu che non t’arrendevi mai ad ogni mio vacillare ad ogni angoscia ad ogni affanno e mi portavi in braccio quando i miei piedi cedevano stanchi e mi narravi di te della tua vita
tu che sei ovunque e sei per me l’Immenso dove sei? Mi sveglio sbigottita nella notte mentre sogno la tua voce udita raramente spesso immaginata la tua voce lenta e piena la tua voce calda. |
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