Scrivi un commento
al testo di Rosetta Sacchi
L’eco mi giunge
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
L’eco mi giunge della tua primavera stagione lunga e nel contempo breve ere differenti per noi di costumi e speme. Litanie ora s’alternano a melodici suoni gremite son le fronde mentre un fruscio al suolo tace sepolto tra il nero delle zolle.
|
Dedalus
- 03/02/2021 21:04:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Chissà perchè leggendo questa scrittura in cui salternano chiari e scuri mi sorge spontaneo pensare a sabbie bianchissime intermezzate da scogliere e polle dacqua dun azzurro intenso che fanno da sfondo ad un canto daltri tempi. Un breve e sommesso bisbiglio, idioma dantichi riti in un linguaggio che ci fa ricordare leterno andirivieni delle acque mentre si succenono in un silenzio spettrale volti e visioni colmi di speranza "ere differenti per noi di costumi e speme/Litanie ora s’alternano a melodici suoni". Potrei, seguendo i miei pensieri investiti da questo testo, continuare ancora a dire e disquisire, ma non voglio dilungarmi oltre anche se tanto ancora ci sarebbe da dire sulla bellezza di questi versi veramente fascinosi.
|
|
|