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al testo di Rosetta Sacchi
Il colore nero del silenzio
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E’ tutto uguale piatto Se inciampi è un’invenzione nessun rilievo nessuna falla Ti sostieni alle ombre fai appello al suono udito altrove dentro stagioni vive. Non lasci impronte Una stanza un campo nessuna differenza quando non piove nè soffia il vento quando la notte la luna latita e le stelle sono spente ed il giorno non è di fiori né di foglie.
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Dedalus
- 01/02/2021 21:03:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Tempo fa qualcuno ha sentenziato che "È fatto interamente d’aria e movimento/il timbro e il tono del silenzio." ma al sottoscritto piacerebbe aggiungere che oltre tutto questo per lautrice cè anche il "colore nero" che ben si presta nella classificazione identitaria del "silenzio". Cosa rappresenta il nero? Cosa vorrà significare? Il movimento del o dei ricordi? Una finestra da cui osservare avulsi da tutto un cosmo che ci è estraneo ed allo stesso tempo parte di noi? Quanti interrogativi nel leggere questi versi "E’ tutto uguale piatto/.../Ti sostieni alle ombre/fai appello al suono/udito altrove/.../Non lasci impronte"; e quella luna che da sempre per tutti è compagna ed allo stesso tempo enigma e che è piccola piccola come una miniatura nel contesto chissà perchè anche per lautrice continua a "latitare e le stelle sono spente". Poesia? Credo di sì. Complimenti!
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