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al testo di Marco Galvagni
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Capelli d’oro come il sole che fa da manto. Quando incrocio i tuoi occhi finestre spalancano le braccia, tovaglie di neve sfavillano. Si schiudono i desideri dell’infanzia per la bramosia cantata in sordina.
Quando incrocio i tuoi occhi ogni ombra di tema svanisce, si dissolve il veleno dell’erba dei campi. Dai rovi nelle ruderi dei templi sortiscono frutti di fuoco vermigli, il mosto della terra annega le api.
Quando incrocio i tuoi occhi si svuota lo spazio siderale, le onde lambiscono i bagnasciuga i leoni, le cerve, le colombe tiepidi d’aria pura mirano nascere la nostra primavera.
Quando incrocio i tuoi occhi le pareti scottano di nuova vita, dentro il nostro letto di natura è eretto d’innocenza, sempre più nuda e schiava d’un eterno gioco di foglie.
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