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al testo di nicol luccardi
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Le luci della notte lontane presenze dal treno che riparte da queste stazioni imbevute di solitudine con tutti gli addii a parlare insieme . Ognuno a spuntare le sue malinconie di m’ama o non m’ama paure che non si stancano mai di guardare se nella nebbia ci sei tu e quella corda che unisce la vita e la morte. Nel volo degli uccelli si sciolgono le primavere al fiume un barchino aspetta l’onda di piena per non sentirsi solo. Al colpo del primo fucile la morte tuona nel cielo fuochi di spari e di tramonti e io che sogno ancora dal finestrino del treno. |
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