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Primo novembre

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Nel luogo dei morti un dì andremo tutti
Oggi per loro nulla è mutato,
hanno sorriso in passato ai fiori e ai ceri
ma oggi ravviviamo le nostre case

che per il luogo dei morti c’è tutto il tempo

e loro sanno la pena dei vivi.


Non ha predilezione la preghiera
camposanto o chiesa

o in una stanza, nella penombra

quando il giorno è spento

e con esso l'affanno

quando il ritmo frenetico non è più una curva.

 
Gli occhi non cercano più altri occhi

sono un riflesso dell'anima stanca.

Pensosi bramano solo la quiete

prima di cedere alle lusinghe del sonno.
Fuori la notte è un manto nero

che tutto avvolge e più non spaura.


 

 Dedalus - 01/11/2020 21:38:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Sembrerebbe quasi di imbattersi in aporistici accadimenti che apportano sofferenza, che l’autrice vorrebbe estirpare dall’intimo "Gli occhi non cercano più altri occhi/sono un riflesso dell’anima stanca/Pensosi bramano solo la quiete", in realtà è solo un pianto sommesso ricordando persone che non ci sono più, non importa se la preghiera è recitata in chiesa o in casa. Da qui, si può arguire come si possa dialogare e riflettere con i propri pensieri rivolti ad altre essenze che possono ancora determinare intimi sconvolgimenti. Bella.

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