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al testo di Rosetta Sacchi
Uno stato provvisorio
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D’improvviso il nero torna chiaro l’opaco un velo i colori netti, confini e non grovigli come se una mano avesse avuto occhi ed intelletto ripristinando l’ordine prima disfatto. Uno stato provvisorio che però mi giova. Le case sono case gli alberi alberi e la strada solo l’ultima fatica prima della sera.
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Dedalus
- 08/07/2020 22:07:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
A volte di un qualcosa che ha tutta laria desser nebuloso, irraggiungibile, e non si intravede un punto darrivo possibile improvvisamente può accadere che uno squarcio, un raggio cillumini schiarendo orizzonti cheran stati offuscati "D’improvviso/il nero torna chiaro". Questa semplice riflessione fa sì che in questa lirica il tutto sia frutto di una attività pensosa e che questa operatività si muova sempre in modo ed intorno ad un suo fulcro, proprio là dove abitano le parole, dove nessuna parola va mai fuori della metafora stessa.
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