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al testo di Rosetta Sacchi
Le tue labbra erano ciliegie
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Le tue labbra erano ciliegie e quel dettaglio che sfuggiva quando il risveglio lasciava solo strascichi del sogno nei giorni di magra e il desiderio forte mi torceva le viscere. Noi ad opposti poli ed io a domandarmi se il tuo cielo fosse anche il mio mentre le tue labbra insanguinavano l’aria quando il vento s’alzava ed io chiudevo gli occhi per un istante in più del tuo sapore. Orfana del ramo pendevo da te così maturo nei miei pensieri.
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Rosetta Sacchi
- 16/06/2020 20:55:00
[ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]
Ringrazio Dedalus e Rosa Maria Cantatore per la lettura e lapprezzamento dei miei versi. Un cordiale saluto.
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Rosa Maria Cantatore
- 16/06/2020 12:08:00
[ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]
ehhh...scrivere poesie damore non è facile... In pochi casi- in questo, per esempio- vi si riesce.
P. S. Una poesia mi piace davvero, quando ho voglia di rileggerla più volte...
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Dedalus
- 14/06/2020 21:10:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
Poesia pregna di quel sentire che si chiama amore ed i cui versi erano già maturi, come la memoria di quelle ciliegie, ancor prima desser scritti. La poetessa ha voluto il suo tempo, se lè creato nell’arco intimo della sua vita tanto da farle ottenere quellattenzione necessaria per esprimer nella scrittura, i suoi pensieri più intimi, ansie o incoerenze a volte esistenziali "quando il risveglio/lasciava solo strascichi del sogno/nei giorni di magra/e il desiderio forte/mi torceva le viscere". Il dolore e le ferite dovute ad unassenza, soglia su cui incombe, molto spesso, quel pericolo di uno smottamento su un terreno fragile "quando il vento s’alzava/ed io chiudevo gli occhi/.../orfana del ramo pendevo da te".
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