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al testo di rasimaco
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Naufraga la mia ombra tace capelli di paglia al soffio del vento battono il tempo.
Il chiarore s'inerpica sulla nera pietra e le stagioni mute vanno.
Portami da bere per favore stasera brindo.
Ho sete di memorie di voci e di volti del mio ieri.
Rughe verdi e calli rinsecchiti la vanga ha lasciato i suoi segni.
Dribbla tra i vicoli la mia voce e la notte copre ogni cosa.
Sarà duro il risveglio domani come una piazza che s'illumina senza neanche quattro gocce di bellezza.
Aprilia, dicembre 2017 Pbbl.scrivere-04.12.2017 |
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