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al testo di Rosetta Sacchi
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Annoiati e stanchi poniamo freno ad una corsa inutile. Ci sovvien alla memoria il tempo spensierato dell’incoscienza quando ogni conquista ci allietava. Abbiamo accresciuto il ritmo fino al desiderio del letargo. La vita un disegno su un foglio cancellato più volte ora ci opprime come un groviglio di scarabocchi, la vista persa in quell’inganno. E i compleanni così attesi quasi fossero miracoli di sogni sostenibili, spesso son chiodi fissati al muro a ricordarci pericoli e fallimenti. L’oblio una meta concessa a pochi fluttuanti tra terra e cielo ignari del vento sottile e dell’orlo del buio.
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