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Spesso gli inetti chiamano popoli in raccolta

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Vola l’asino e l’elefante nasce da un uovo,

la proboscide scava nella sabbia

e rinviene tesori. E’ vero,  qualcuno grida

e chi mette in dubbio una simile verità

è condannato al rogo.

 

Così è se vi pare, bla bla bla

sul rimescolio di parole,

cancellando per riscrivere

le stesse futili canzoni.

Qualcuno dice io no

ma  indossa la museruola,

le orecchie penzoloni,

guaisce inascoltato.

 

Spesso gli inetti chiamano popoli in raccolta

allineati e coperti in  un solo grido.

L’imbecille di turno, la corona di carta sul capo,

circondato dal fumo dell’incenso.

 Dedalus - 19/04/2020 19:29:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Notevole questo testo in cui c’è tutta la forza dell’urlo, un urlo intimo e di ribellione verso un mondo che l’autrice rifliuta e del quale si sente estranea. Un mondo in cui "Vola l’asino e l’elefante nasce da un uovo", (notare la sottile quanto forte riflessione emerga dalla creazione poetica di una figura che potrebbe sembrare scontata ma non lo è) è un mondo basato sulla cartapesta, strettamente legato al presupposto del servilismo "Qualcuno dice io no/ma poi indossa la museruola/ ...l’imbecille di turno.../... circondato dal fumo dell’incenso". Interpretazioni che sono da applauso.

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