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La bellezza del mondo

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Dio è sulle cime degli alberi -
solo come le particelle di vento -
appartiene metà alla terra
metà al cielo.

Un solo Dio - solo
fino all'urlo della croce -
a tal punto silenzioso
che ci sentiamo soli
fino all'abbandono.

Si sappia però che il suo esserci
è certo
nella terra e nel cielo
negli spiriti infiammati d'amore.

Un Dio bello che si chiama Amore -
e la sua bellezza
è la bellezza del mondo.



[Da "Scienza aleatoria", LietoColle, 2010]

 Fiammetta Lucattini - 10/11/2010 09:40:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Bellissima. Mi affido alla banalità, al quotidiano, a Dio Amore, per celebrare la tua indiscussa vena ispiratrice. Fiammetta

 Roberto Maggiani - 31/10/2010 16:49:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Cari amici,
come dice Maria, Musik, sono felice di trovare qua un confronto pacato e rispettoso tra persone che stimo e reputo di grande intelligenza. Sì perché l’unico modo che abbiamo per uscire dall’ignoranza che è propria della condizione umana, è la condivisione delle esperienze-visioni sulla realtà, l’unione dei molteplici punti di vista che ciascuno di noi ha sulla realtà fisica e spirituale. Dopo molti anni di ricerca personale, sia nell’ambito della poesia che della scienza che della fede, mi sono fatto l’idea che una Verità unica esiste, ma essendo tale, cioè Verità, dovendo cioè appartenere a tutti, e dovendo essere fondata sul principio e il rispetto della libertà individuale - ciascuno deve poterla possedere nella libertà -, allora con queste due condizioni, deve essere possibile giungere ad essa raccogliendo i molteplici punti di vista, tanti quanti uomini esistono o sono esistiti sulla faccia della terra: l’insime delle loro visioni darà la completezza alla Verità. L’opportunità che abbiamo è quindi di accogliere i pensieri diversi, di confrontarci e costruire modelli che interpretino il mondo, modelli adattabili al punto di vista con cui mi avvicino alla Verità. Tale punto i vista dipende dall’età, dal contesto culturale in cui si cresce, dalla cultura, dalla sensibilità personale, da varie opportunità che si presentano nell’esistenza, eccetera. Sta all’intelligenza e alla sensibilità umana saper concordare tutti i punti di vista con rispetto e coerenza.... ci tenevo a dire il mio pensiero in questo contesto, perché i vostri pensieri mi arricchiscono di punti di vista differenti dal mio sul medesimo "oggetto" Verità.
Invece in quanto al Grande, mah, andava bene maggiani, con la m minuscola. Grazie.

 Maria Musik - 31/10/2010 08:16:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Rubo ancora dello spazio a Maggiani che essendo Grande, son sicura, ne sarà felice.
Volevo sottolineare la "bellezza" di Nando e Roberto: in mezzo a bagarre, commenti "tanto per..." e qualunque altra mistificazione del "commento" giri on line, i nostri amici ci offrono un esempio. Confronto, tolleranza, capacità di misurarsi con le altrui "credenze".
Ci stanno insegnando qualcosa!
La bella e buona poesia suscita sempre apprendimento e genera ascolto attivo e comunicazione.

 Nando - 30/10/2010 12:06:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Chiedo scusa per il "maggiani" in minuscolo, non me ne voglia il Grande...

 Nando - 30/10/2010 12:04:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Rubando un pò di spazio ai commenti per maggiani, voglio ringraziare Perrino, commentatore sempre intelligente e costruttivo, molto attento e sensibile all’altro.

 Roberto Perrino - 30/10/2010 11:56:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Carissimo Nando, colgo al volo l’occasione per dirti che la Scienza è sempre e comunque aperta al mistero, altrimenti non esisterebbe. La curiosità è il motore della scienza, e spinge alle più alte vette espressive dell’intelletto umano (non confondiamola con la tecnologia, con il dovuto rispetto). Per certi versi, è da superare il luogo comune che vede la Scienza in antitesi con l’Umanesimo (incluso il pensiero religioso), la Scienza è parte dell’Umanesimo. Solo che lo scienziato deve comunque conoscere bene il dominio della conoscenza del Mondo che il suo metodo consente. I limiti della scienza sono definiti dal metodo. Tutto il resto va oltre, diventa poesia, arte, magia, religione, etc. etc. Un caro saluto.

 Nando - 30/10/2010 11:13:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Un’emozione che mi sale da dentro leggendo la poesia, oltre la bellezza del testo, è sapere che l’autore è un fisico. Perché spesso viene diffusa un’idea della scienza a maggioranza atea, mentre ritrovarla aperta al Mistero conforta ed entusiasma.

 Roberto Perrino - 30/10/2010 10:05:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Volevo solo aggiungere, a scanso di equivoci, che intendevo solo suggerire un punto di vista diverso nella lettura del testo. Le interpretazioni ed i commenti che mi hanno preceduto e che hanno enucleato l’importante riferimento alla figura del Cristo, hanno meritato la mia massima attenzione e rispetto, soprattutto perchè hanno centrato pienamente un altro piano di lettura della composizione. Merito di Roberto Maggiani aver suscitato cosi’ tante diverse sensibilità, attraverso la sua arte.

 Roberto Perrino - 30/10/2010 09:57:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Ciao Maria! Sì forse ho sforato in una affermazione personale che andava oltre il mero commento al testo, peraltro per me molto bello, come l’intera opera <<Scienza aleatoria>>, un gioiello sorprendente (per un fisico di mestiere), che da poco ho letto, incantato.
Pare a me, comunque, che ci sia un fondo di immanentismo nella rappresentazione di un dio così inestricabilmente dentro la natura. In questa accezione, non ci può essere bene o male, ma solo bello o brutto. Il bene è nel fine, non nella materia. Il Fine supremo è il Dio trascendente, Colui che veramente sta fuori dal Mondo, ma dubito che nel cuor nostro ne siamo veramente convinti, perchè qui ci tiene la nostra materia ... Un caro saluto. PS. forse ho sforato di nuovo... ma è un piacere scambiare qualche opinione qui

 Maria Musik - 30/10/2010 08:33:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Pur nel rispetto della diversa sensibilità che suscita differenti letture di un testo, non riesco a trovare nella poesia di Maggiani questa "Natura/Dio" al di sopra del bene e del male. Il Dio di cui si parla è una persona ed è tutt’altro che al di sopra del bene e del male:è esclusivamente bene, bene che si trova nel mondo e nell’uomo, che ordina il caos con infiniti atti creativi. Non è una lettura confessionale perchè questo Dio non appartiene ai cattolici, piuttosto che ai protestanti o agli ebrei, non è islamico e neppure animista. Non risiede nel sole e neanche in una chiesa. Non sbraita da un pulpito. E’ universale, perchè a tutti si dona e tutti ama, E’ difficile da capire perchè è silenzio che urla.
PS (Finalmente l’ho ascoltata!)

 Roberto Perrino - 30/10/2010 07:59:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Vorrei dare una interpretazione non confessionale a questo testo. Questo Dio che permea tutta il mondo è la Natura, solo che l’Amore della Natura è senza morale, al di sopra del bene e del male. Rimane il mistero della necessità dell’uomo di razionalizzare il Mondo, di dargli ordine, senso, anche quando è dominato dal caos, cioè sempre.

 Franco Fabiano - 30/10/2010 07:21:00 [ leggi altri commenti di Franco Fabiano » ]

Caro Roberto, leggendo ed ascoltando il suo bel componimento sulla bella figura Gesù Cristo, ancora una volta sono partecipe del grande messaggio universale che racchiude, rivolto a tutti gli uomini, ad ogni creatura umana che si "affaccia" su questo mondo sofferente. La grandezza del messaggio è - per me - inerente alla presenza/assenza che noi ne percepiamo, talvolta dimenticando o distogliendo volutamente lo sguardo, cercando altrove le nostre sicurezze. Ma, contrariamente, è al cuore più semplice ed "assetato" di Verità che tale messaggio divino parla ed il Dio della croce assume un significato più concreto, una certezza che non alcuno può rendere traballante. Seguire Dio è una libera scelta, una scelta del cuore, della mente e dell’anima; tuttavia, quando lo si trova, l’intera esistenza umana ne viene trasformata e la dimensione spirituale che ne consegue, diviene in primo luogo un’autentica consolazione circa il Suo Amore, la Sua Compassione, la Sua Verità.
Franco Fabiano

 leopoldo attolico - 30/10/2010 00:59:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Mi sento in sintonia con Roberto e contestualmente con il Cristo del testo , di cui sono un fan accanito . Peccato che la Chiesa Cattolica non sia suscitatrice di altrettanto entusiasmo ( vorrei sinceramente averne ) .

 Roberto Maggiani - 29/10/2010 20:10:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Sì, cara Maria è proprio così... un Dio con i poedi ben piantati in Terra, che sa amare con atti concreti e umani, non solo divini... riporto qua un pensiero bellissimo di Dostoevskij, preso dall’epistolario: "Non c’è nulla di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole, di più virile e perfetto di Cristo (...) E non basta. Se mi si dimostrasse che Cristo è fuori della verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità". E grazie anche a te carissima Franca.

 Maria Musik - 29/10/2010 18:28:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Non sono riuscita ad ascoltarti e me ne dolgo (pare non abbia tutti i plug in... ma questo era risaputo). Questo Dio della metastoria, con la testa fra le nuvole e i piedi piantati in terra, attorcigliato come vite ad una croce così teneramente e oscenamente umana, è un Dio in cui potrei (posso, voglio?) credere

 Franca Alaimo - 28/10/2010 22:23:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Finalmente ancora amore che rima con Amore in un intenso legame fra la creature ed il Creatore. Una bella poesia questa di Roberto che ricuce l’arte della poesia alla metafisica e ha il coraggio di proclamare la sua fede in un Lui solo apparentemente lontano.
Dio, infatti, è silenzioso eppure ci regala continui segni della sua presenza, sembra abbandonarci e non si stacca mai da noi fino ad identificarsi con la nostra solitudine e sofferenza:così il Cristo sulla croce.Meditazione profonda unita ad una delicatezza di pronuncia caratterizzano i versi e spingono a più riletture.

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