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al testo di Rosetta Sacchi
E poi come dopo una burrasca
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Ed è come essere attraversata da venti opposti. Come la terra gemi ad ogni passo, ancora, quando tutto sembra essersi acquietato. E poi è come dopo una burrasca raccogli cocci di te li assembli, ti levi in piedi e cammini a fatica tra rantoli e respiri affannosi. La luce tutto ciò che domandi.
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Dedalus
- 23/02/2020 22:51:00
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Nietzsche Diceva "La bellezza ha qualcosa da dirci, per questo restiamo in silenzio", e sarei tentato di rimanere anchio in silenzio davanti a questo grido che la poetessa emette in preda ad un dolore intimo. Lei parla come se si rivolgesse ad un ipotetico interlocutore che da sempre è esistito nelle sue liriche, lo apostrofa in tutti i modi "raccogli cocci di te li assembli/ti levi in piedi e cammini a fatica", per poi concludere nel finale della lirica "La luce tutto ciò che domandi. " ma è lei stessa in tutto questo aire burrascoso. Scrivere è raggiungere uno status di "bellezza" interiore, attraverso l’arte del dire tacendo senza ipertrofie di linguaggio, e lei riesce a raggiungere questo status nelle sue scritture.
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