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Il canto della pioggia

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Ticchetta la pioggia sul granaio
imbastendo note di nostalgia
ed i sogni se ne vanno dove
un giorno erano canti ed allegria.

 

La canna

a primavera vigorosa nata
ora stanca e sola

sull'acqua della roggia

penzola.

 Lorenzo Tosco - 24/01/2020 12:13:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Tosco » ]

Quella canna che, un tempo attiva, penzola ora inutile sull’acqua della roggia, sta ad indicare, in maniera pessimistica e senza speranza, la tristezza d’animo dell’autore, sempre teso alla descrizione di chi non ha più attese positive dalla vita e può solo racchiudere in un malinconico ricordo i giorni nei quali poteva avvertire canti ed allegria.
Poesia di profondo pessimismo, espressa però in vigorose e comprensibili trame di versi.

 Rosetta Sacchi - 24/01/2020 10:16:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Le due strofe, come scatti di fotografia, distinti, potrebbero essere due poesie separate. Ma entrambe esprimono la voce della pioggia che sì, è un canto, ma malinconico e nostalgico.
Il poeta non parla di fiori che appassiscono, ma trasferisce questo concetto di un vivere che muta alla canna, una volta vigorosa, ora penzolante. Non solo, ma alla canna dà la capacità di un sentire umano.
La stanchezza e la solitudine sono propri dell’uomo, di un uomo che tra pensieri e ricordi, vede i sogni andare via. Anche al canto e all’allegria viene data una stagione. Di qui il sentimento di nostalgia per una stagione che forse è passata.
Un saluto

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