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Dequinozi e solstizi

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Giorno e notte, sulla Terra, l'ira è un moto

che affatica: al momento dato per lo scoppio

notte e giorno, finiscono per l'equivalersi

nello snervare. Alle volte, quando l'una

sembra trionfi sull'altro, in certi periodi

all'anno, che ci stai distratto alla finestra

e ti mangi le unghia, finisce che implori

lo spazio profondo. E come ha da esser buio

già che nel giorno ci affoghi d'ira o di noia

per quanto è breve ma intenso e lento

oppure a scatto e carpiato come un tuffo

ed ancora più teso ti fa in viso.

Sì che la notte abbia la meglio, speri:

non esiste ira, la pace è abisso

che non rimpalla altra luce

che quella di radiazioni fuggevoli

rilascianti sprazzi flebili. Sai che non tedia

il buio:

ci si sta infungati tra pareti di muffe

saprofiti d'ariose romanze al muschio;

funghi rifuggenti la solarità del giorno

chè ci scaverebbe fossa

in eterno e furibondo chiarore diurno.

E senza ombre, senza scuri

cosa saremmo mai

senza quell'oscurità quieta

regno dei crimini non detti?

Così: è nel muro del frettoloso giorno

ben lontano dall'equinozio

in pieno solstizio d'inverno

che ci farei un bel buco

a farne scaturire raggio

di sole nero che ne divori alba.

 Salvatore Pizzo - 30/12/2019 18:49:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Grazie di cuore anche per l’apprezzamento sempre molto generoso e gradito, mia cara Giusy.
Anche a te un augurio e di cuore per ogni bene dall’anno nuovo.

 Giuseppina Iannello - 26/12/2019 18:34:00 [ leggi altri commenti di Giuseppina Iannello » ]

Versi profondi che esprimono orrore per l’oscurità della natura e per tutto ciò che sta sconvolgendo la stabilità dell’universo.
Il sole sta cadendo?
Molta significativa la Tua constatazione dell’oscurità queta, regno dei crimini non detti.
Molta amarezza in questo profondo testo che ho molto apprezzato.
Auguri di buon inizio.

 Salvatore Pizzo - 25/12/2019 03:11:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Giovanni:
Anche a te un buon Natale sereno, ricolmo di cose buone e belle.
Grazie di cuore anche per la lettura.

 Salvatore Pizzo - 25/12/2019 03:07:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Annalisa:
Grazie di cuore, mia cara Annalisa, anche per la citazione del sommo Baudelaire: poeta che alberga nel mio cuore come un faro, che io, naviglio sperso nel mare in tempesta, mi sforzo di seguire per giungere salvo in porto sicuro. Ma sicurezza non c’è, se non dove brilla il nero più lucido. Riammetterne in noi la sua presenza, vuol dire essere consapevoli che in noi tutto è possibile. Allora ecco che mi viene a mancare persino il faro Baudelaire. E mi ritrovo sul punto di naufragare: se tutto è possibile, dunque anche il peggio del peggio che ci grufola nel profondo. Non basta averne coscienza, mi dico. Occorre qualcosa di più. Chissà se mai si materializzerà questo qualcosa di più, oppure si morirà individui vittime della negazione del sè profondo. O come dici bene tu" anestetizzata umanità".Eppure ci deve essere un modo per starci in equilibrio tra giorno e notte, senza lasciarsi sviare dalla mancanza di conforto e dai moti di sentimenti e di corpi celesti...
Anche a te un abbraccio che, ancor più, è augurio sincero per delle festività che possano esserti generose di bellezza e serenità

 Giovanni Rossato - 24/12/2019 18:30:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Si, la necessità dei puri estremi.
Grazie Salvatore e... mi raccomando, passa un Buon Natale.

 Annalisa Scialpi - 24/12/2019 11:01:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]


Triste realtà che si snoda in una lucidissima ’anatomia della contemporaneità’. I rimpalli della luce sono sostituiti da monotone radiazioni. La cera di una candela, ad attendere la notte, cola senza redenzione: pure il suo chiarore è ambiguo, non penetra l’oscurità, che sembra illusione. Cogli, con versi in alcuni punti veramente eccezionali, il ’grande tradimento’ della nostra miope epoca storica: aver rinnegato l’ombra, quella che Baudelaire ha cantato incessantemente nei suoi irredimibili versi. Non ci sono fiori dal male, come cogli tu, nel nostro tempo, solo fiori di plastica accanto a vetrine di cineserie. Chissà, Salvatore, se è proprio da questa ambigua pozza d’ombra che dobbiamo ripartire. E’ un arcobaleno, la Coscienza e credo che molto, molto, stia cambiando per una parte non più anestetizzata d’umanità. Buon Natale di cuore!

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