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Luce stanca

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Monet, mattino sulla Senna, 1898

 

Le trombette della buganvillea

suonano, al mattino.

Piccole infiorescenze tra foglie rosse,

a ben vedere.

Protese verso l’alto,

colli sottili, corolle sorridenti.

Abitano il vaso più grande

da sabato mattina,

quando le mani ruvide e gentili

di una donna slava

si sono confuse con le mie.

Ho voglia di capire perché

e quanto durerà questa tensione -

quanto prima del declino.

Sentiranno il treno che passa qui vicino?

La notte ormai non mi risveglio

e il senso dell’andare è già passato

mentre vibra il letto appena

insieme alle cose senza suono.

Non so mai qual è il momento

di dire la cosa più importante,

la trattengo nel fiato e tra le mani -

scheggia di luce grezza

che sembra un bisturi al dolore

ma è soltanto un balenare,

luce di luce vinta

da chi fu più veloce nel fuggire.

 

 

 

 

 

 

 cristina bizzarri - 16/07/2019 16:27:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Grazie Guido. A te, che poeta sei da sempre e che sei entrato in questo luogo così bello (di apprendimento per me), dico di essere felice per le tue parole - e onorata. Sì, il mare, il nostro mare Guido, che tutto ricorda.

 guido garufi - 13/07/2019 02:29:00 [ leggi altri commenti di guido garufi » ]

Testo intenso, ottima l’uscita su la Recherche, on line che stimo per eleganza e scelte. Nell’apparenza di una poesia descrittiva si nota una esplorazione persino infera e paradisiaca. Il fiato, il trattenimento, il dubbio e l’eleganza ( anche melanconica ma irradiante) dove il dubbio si dipana o si apre a stuporosità, a meraviglia. Tra infanzia e maturità. Senex e puer. Come al mare...

 cristina bizzarri - 12/07/2019 21:17:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Salvatore, Ferdinando, Franca, dovrei a ognuno di voi rispondere con parole dedicate e personali, ma perdonate la mia pigrizia e stanchezza mentale estiva ... e non solo ;-) così vi dico che sentirsi letti e compresi è, come anche voi vivete e ben sapete, il premio più grande e la meta più ambita. Io lo vivo inoltre come un incoraggiamento a continuare e a perfezionarmi nella scrittura, nel lavoro di scalpello sulle parole, di noi intima essenza e cifra rivelatrice. Buona serata!

 Franca Colozzo - 12/07/2019 20:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Un componimento dai toni dolci e malinconici come le sfumature viola nel quadro di Monet. Una tristezza sottile avvolge di luminosità pastello questa poesia che s’interroga sull’esistenza attraversandola in un lampo di luce. I tuoi perché, sospesi nell’etere, non trovano risposte se non immagini vaghe come quelle di noi mortali condannati a vagabondare su questa Terra senza trovare mai una soluzione.
Un abbraccio universale in sintonia con i tuoi versi.

 Ferdinando Giordano - 12/07/2019 18:49:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

In te tutto si tiene con fili luminosi: dal sintomo della tessitrice alla manifestazione della trama lirica. Coerente e varia, come devono i creativi. Qui la linearità apre l’animo e dispone fumi di vita in colonne protese a reggere il tempo che serve. La tua lingua misura tutti i giorni sempre meglio. E s’impara. Grazie, sempre.

 Salvatore Pizzo - 12/07/2019 18:39:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Bellissima: dipanarsi d’immagini luminose e festanti d’un mattino in cui le riflessioni non sono ombre notturne fuggevoli, bensì luci già sfuggite, luci di gesti che han dato frutti e ridato vita, prima di sfumare nell’interrogarsi sul tempo che rimbalza dall’alba al tramonto e senza certezze.......
Un caro saluto

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