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al testo di Federico Zucchi
Che ti aspetti qualcuno
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Che ti aspetti qualcuno
Che ti aspetti qualcuno quando il mondo ti manda lo sfratto e tu sei costretto a cercare una casa nel sottotetto dei corpi più amati.
Che ti aspetti qualcuno spontaneamente, non per limare la rata del mutuo, che ti aspetti qualcuno nell'ala remota di un ospedale o nella virata che ti fa trasalire.
Che ti aspetti qualcuno con un asciugamano sulla spiaggia quando ti scordi di ogni arenile e ti fermi a contare le onde del mare come rughe attestanti l'impronta di Dio.
Che ti aspetti qualcuno nella memoria involontaria dei gesti evidenti che hanno reso l'infanzia la scuola del sole.
Che ti aspetti qualcuno è sempre un esile miracolo che si oppone alla calunnia della luce che si arrende sulla strada verso casa.
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