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al testo di Federico Zucchi
La danza degli opposti
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La danza degli opposti
Contro il tempo già concluso ascolta il primo violino della pioggia adolescente dentro un giorno soleggiato, accogli il silenzio conventuale della neve che si impone sul raccordo autostradale, accosta la chiglia delle labbra sull'approdo innamorato di un oceano di donna.
E' la danza degli opposti a salvarci dalla morte, è l'ombra del ginocchio a fondare mezzogiorno, è la fusoliera dell'aereo a catturare nel suo volo l'amore per la terra di ogni altezza appena scorta.
Nulla è più chiaro della notte rischiarata da una luce in mezzo al bosco e se il tuo cuore trema all'orizzonte è perché è vivo come il battito delle stelle percepito ad occhi chiusi.
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