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In cerca di Lui

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Vivevo ancora a Beijing con la mia famiglia e, nonostante fossi una ragazzina vivace e ribelle, desiderosa di sperimentare tanti piaceri effimeri, mi resi presto conto di quanto Dio fosse più seducente di ogni tentazione. Lo paragonai presto a tutti i desideri materiali, e non ci volle molto per trovarlo più desiderabile di qualsiasi altra cosa.

«La gioia delle cose materiali svanisce, ma la gioia di Dio è perenne», era solito dire il mio anziano maestro.

Oltre a sforzarmi di essere in sintonia con il maestro, ero consumata giorno e notte da un intenso desiderio di Dio. Nutrivo nel mio cuore l’ardore di mille amori e la consapevolezza di un urgente bisogno di Lui. Lo desideravo come l’avaro vuole il denaro, l’innamorato la sua amata e chi sta annegando l’aria.

Gli errori che uno può aver commesso nella sua vita non contano. Ciò che davvero conta è l’intensità con cui lo si cerca una volta che, chiuse le porte dei sensi, ci si immerge nelle profondità della propria anima. Non esiste una gioia più grande di sentirsi uniti a Dio quando i propri pensieri, durante la meditazione, sono interamente rivolti a Lui.

L’unica cosa che mi sento di consigliare è di non aspettare di essere santi per abbandonarsi al Suo Amore. Egli conosce ogni nostra miseria, lotta e tribolazione, ogni nostra deficienza e infermità. Se aspettate di essere perfetti per abbandonarvi al Suo Amore, non amerete mai e le porte del vostro cuore resteranno sigillate.

«Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non smettere di amarLo. È Lui il tuo più grande sostenitore. Non dimenticarlo mai», mi esortava il maestro. «Ama. Ama sempre e comunque. E cerca Dio ogni ora del giorno e della notte. CercaLo in tutte le anime, buone o cattive, sagge o sciocche, attraenti o no; nella profondità di ognuno c’è Dio. Ogni essere non è che un Suo riflesso di Luce».

Non sprecare un’incarnazione dietro l’altra, perdendoti tra gli innumerevoli piaceri transitori. La vita di ogni uomo è come una goccia di rugiada esposta ai caldi raggi del sole. Ci mette un istante a evaporare.

In qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell’aridità, cercaLo continuamente nella meditazione e apriti alla Sua Gioia. Non sprecare la tua occasione di cercarLo. Il suo tocco amorevole trasforma anche il cuore più ottenebrato. Egli vuole unicamente il canto del tuo cuore, non ha bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola gli importa, di vederti lavorare con amore e che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore. E magari un giorno, immerso nella tua meditazione, potresti sentire la Sua Voce che parla al tuo cuore: «Amami, svegliati dal tuo sogno e dividi con Me la Gioia che cerchi».

 


 Roberto Maggiani - 19/07/2011 02:32:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Sono parole che danno pace.

 Domenico Morana - 18/07/2011 21:33:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Lin Yi Xu,
un pover’uomo si prosterna di fronte a tanta grazia.
E nel cuore che ha maltrattato sbocciano gelsomini.
Ti ringrazio. Che tu sia benedetta.

 Loredana Savelli - 18/07/2011 21:21:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Grazie!

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