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al testo di Ivan Pozzoni
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Ti chiedo scusa - cantore d'un amore fuori luogo, fuori tempo- di non esser mai riuscito a non dirti d'esser pazzo, di non esser mai riuscito a dirti d'esser pazzo; conscio che i miei versi non risuonino nelle tue orecchie, certo che i miei inferni, di cristallo, non scintillino nelle morene dei tuoi occhi, ti viaggio a distanza siderale, assiderata stella senza massa, Penelope in attesa d'un Ulisse immersa nella danza a ritmi di calipso, e tu, nuda sulla soglia della camera da letto, non attendi i miei ritorni, assaltando acquitrini, come fossero mari.
[Galata morente, 2010] |
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