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al testo di cristina bizzarri
Prima della notte
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Le pantofole hanno il volto usato e buono della sera. Già Natale, ti chiedi come significarti ancora, o stare così, semplicemente in ascolto del respiro che prega l'unica preghiera senza nome, universale: essere insieme alle cose mansuete, fedeli al mistero dell'immanente attesa - stupore bianco della neve, e tu non l'aspettavi. Chi aspetti, in cosa speri? Pulsano le strade viventi, creature di folla discendono da stanze ora spente, tutte uguali, sostano in templi o in negozi dove ogni gesto ha un senso strano. Questo era prima della notte quando raccolte le domande in fasci ti stringi a quello che svanendo scalda, conforta, non scompare. Le pantofole mute ci aspetteranno quiete accanto al letto, pietose della loro verità nei nostri piedi che non sanno - né possono mentire.
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Salvatore Pizzo
- 31/12/2017 19:48:00
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"Questo era prima della notte quando raccolte le domande in fasci ti stringi a quello che svanendo scalda, conforta, non scompare." Di come lasciarsi riscaldare da un esistenzialismo che, allapparenza, sembra raggelare con abitudini, consuetudini, ricorrenze e formalismi... Molto apprezzata e sentita... Un saluto ed infiniti auguri...
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Amina Narimi
- 31/12/2017 12:38:00
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Piccole orecchie i nostri piedi, radici dellalbero e fronda divina.. una festa contiene il loro nome, reguel, muto testimone del nostro " sentire regale" , piccoli pesci nellacquaio delle pantofole, che possono solo la verità
Ti stringo al cuore amica carissima, Buon Anno Nuovo Cristina
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Alberto Becca
- 30/12/2017 21:41:00
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Prima della notte il giorno e prima delle pantofole i piedi: / quando le vedi, malinconiche e mute, ti chiedi : / "Cosa penseranno ? Quali progetti hanno per il futuro ?" / Irrimediabilmente mute (ne sono sicuro) / le pantofole sono lo specchio della nostra esistenza / ci vuole molto coraggio e molta pazienza / per trascorrere tutta un vita insieme a loro: / hanno classe, sagacia, tenacia e decoro / pare siano indispensabili e dalla loro foggia / si evince la personalità di chi le sfoggia.. / E chi le rifiuta ? Chi non le usa affatto / E come un Natale che passa inutilmente, deluso o distratto
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Ivan Pozzoni
- 30/12/2017 21:06:00
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Bella! :-) Molto introspettiva, nostalgica.
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Jacob l.
- 30/12/2017 20:40:00
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È vero. I nostri piedi non sanno né possono mentire. Complimenti Cristina. Buon anno. J.
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Arcangelo Galante
- 30/12/2017 20:07:00
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Versi di grande introspezione e di liberazione dellanima, che tenta di trovare beneficio e gaiezza, nel calarsi in una fase dello scorrere del tempo, divenuto uno “strano” luogo, da ascoltare con il cuore, da gustare con la mente, da assaporare con i sensi, al fine di toccare gli ambiti perché, espressi in quel peculiare attimo della giornata. Molto significativa e profonda, specialmente nella chiusa. Piaciuta molto, in quanto assai diversa da altre tue. Colgo l’augurio per lasciarti i migliori auguri per un felice inizio d’anno nuovo. Romanticamente, saluto!
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