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Prima della notte

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Le pantofole hanno il volto usato

e buono della sera. Già Natale,

ti chiedi

come significarti ancora,

o stare così, semplicemente

in ascolto del respiro

che prega l'unica preghiera

senza nome, universale:

essere

insieme alle cose mansuete,

fedeli al mistero

dell'immanente attesa -

stupore bianco della neve, 

e tu non l'aspettavi.

Chi aspetti, in cosa speri?

Pulsano le strade viventi,

creature di folla discendono

da stanze ora spente, tutte uguali,

sostano in templi o in negozi 

dove ogni gesto ha un senso strano.

Questo era prima della notte

quando raccolte le domande in fasci

ti stringi a quello che svanendo scalda,

conforta, non scompare.

Le pantofole mute

ci aspetteranno quiete accanto al letto,

pietose della loro verità

nei nostri piedi che non sanno -

né possono mentire.

  

 

 

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 Salvatore Pizzo - 31/12/2017 19:48:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

"Questo era prima della notte
quando raccolte le domande in fasci
ti stringi a quello che svanendo scalda,
conforta, non scompare."
Di come lasciarsi riscaldare da un esistenzialismo che, all’apparenza, sembra raggelare con abitudini, consuetudini, ricorrenze e formalismi...
Molto apprezzata e sentita...
Un saluto ed infiniti auguri...

 Amina Narimi - 31/12/2017 12:38:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Piccole orecchie i nostri piedi, radici dell’albero e fronda divina..
una festa contiene il loro nome, reguel, muto testimone del nostro " sentire regale" , piccoli pesci nell’acquaio delle pantofole, che possono solo la verità

Ti stringo al cuore amica carissima, Buon Anno Nuovo Cristina

 Alberto Becca - 30/12/2017 21:41:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Prima della notte il giorno e prima delle pantofole i piedi: / quando le vedi, malinconiche e mute, ti chiedi : / "Cosa penseranno ? Quali progetti hanno per il futuro ?" / Irrimediabilmente mute (ne sono sicuro) / le pantofole sono lo specchio della nostra esistenza / ci vuole molto coraggio e molta pazienza / per trascorrere tutta un vita insieme a loro: / hanno classe, sagacia, tenacia e decoro / pare siano indispensabili e dalla loro foggia / si evince la personalità di chi le sfoggia.. / E chi le rifiuta ? Chi non le usa affatto / E’ come un Natale che passa inutilmente, deluso o distratto

 Ivan Pozzoni - 30/12/2017 21:06:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Bella! :-) Molto introspettiva, nostalgica.

 Jacob l. - 30/12/2017 20:40:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

È vero. I nostri piedi non sanno né possono mentire.
Complimenti Cristina.
Buon anno.
J.

 Arcangelo Galante - 30/12/2017 20:07:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Versi di grande introspezione e di liberazione dell’anima, che tenta di trovare beneficio e gaiezza, nel calarsi in una fase dello scorrere del tempo, divenuto uno “strano” luogo, da ascoltare con il cuore, da gustare con la mente, da assaporare con i sensi, al fine di toccare gli ambiti perché, espressi in quel peculiare attimo della giornata.
Molto significativa e profonda, specialmente nella chiusa.
Piaciuta molto, in quanto assai diversa da altre tue.
Colgo l’augurio per lasciarti i migliori auguri per un felice inizio d’anno nuovo.
Romanticamente, saluto!

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