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Lagguato - interconnessione con Ferdinando Giordano

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L'agguato  - di Ferdinando Giordano

 

Quando ho paura mi sfilo

da riti polverosi ormai

trame sdrucite,

lumini lunghi nel tutto

perdersi aperto a Dio 

pur non sapendone ancora il nome

né esattamente dove sia e:

mayday, mayday, God.  

 

Gli anziani conoscono le regole del gioco:

esperti attori in ridondanze

ripetono la scena 

all’infinito, ben disposti intorno

ai ragazzi in equilibrio

verso tralci a scatto.

 

Di Ferdinando Giordano, che ha attraversato in volo " Il mondo è una fragile preghiera" 

 

 

 

 

 Cristina Bizzarri - 19/06/2017 07:40:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Allora perdonami per aver pubblicato. Sono stata indelicata per orgoglio e un passo avanti in vanità. Ma chi ha letto non lo sapeva. Adesso sì. Grazie di tutto F.G.

 Ferdinando Giordano - 18/06/2017 21:35:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Giordano » ]

Ti sono devoto, bellamente.
Ignori come tutto è nato. Ignori - ora non più - che questo è il mio modo di passare attraverso gli Autori (quelli che stimo) riadattando le traduzioni, ripassandone la lingua, rifacendoli miei, e dire: "Bene, è più grande di me", e non mi fa male... Ignori - altri già sapevano, ma ho chiesto loro di non pubblicare - che è per passione che entro in chi amo.
Grazie, bellamente.

 Leonora Lusin - 18/06/2017 21:28:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Cristina carissima, ho già detto quasi tutto quello che avevo da dire nel commento che ho appena postato a "Il mondo è una fragile preghiera". Geniale e umile il lavoro di Ferdinando credo che presto proverò anch’io a cimentarmi in questa "Arte dell’agguato".
Perchè siamo tutti qui per imparare gli uni dagli altri...

 Lig E. Norant - 18/06/2017 20:43:00 [ leggi altri commenti di Lig E. Norant » ]

Devo confessarlo: già solo il suo nome, letto o pronunciato muto, scombussola l’ordine emotivo della lettura, poiché egli è un visionario, ha appreso l’arte della compassione, ha lo sguardo dritto sull’orizzonte, di cui ha già certezza, perché le sue ampie spalle sanno guardare indietro, alla terraferma da dove siamo partiti. Allora grazie anche a te, suo degno controcanto.
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